Cause, sintomi, diagnosi e trattamento della patologia.

(in foto: pronazione del piede associata alla sofferenza del tibiale posteriore)

Il tendine del tibiale posteriore inizia nella parte profonda del polpaccio decorre nella parte mediale passando al di sotto del malleolo peroneale (malleolo esterno). Il tendine prosegue verso il piede e si inserisce in più posizioni sulla parte interna e la parte inferiore dell’arco (Es. osso scafoide). Ad ogni passo un’enorme quantità di tensione e di stress è posto è sul tendine tibiale posteriore in quanto contribuisce a mantenere e ricreare l’arco del piede. Ad ogni passo c’è una depressione naturale e ricreazione dell’arco che consente di dissipare gli urti. La quantità di assorbimento degli urti o depressione dell’arco è variabile da persona a persona a seconda dell’architettura del loro piede (piede piatto contro un piede cavo). Sembrerebbe che solo una persona con il piede piatto possa avere una tendinite tibiale posteriore, ma questo non è sempre il caso. Può succedere a persone con qualsiasi tipo di piede, di peso o di livello di attività.

Sintomi:

I sintomi di tendinite tibiale posteriore sono dolore e gonfiore lungo la parte interna della caviglia e l’arco lungo il corso del tendine. Il dolore è presente con l’esercizio fisico, lunghi periodi in piedi. Questo disagio di solito aumenta con progredire della malattia ed è localizzata lungo il corso del tendine intorno all’interno della caviglia o lungo l’interno dell’arco. Questo dolore è inizialmente assente quando a riposo, ma può progredire fino al punto in cui è presente costantemente. Dolore e gonfiore sono segni di lesione al tendine. La guaina che circonda il tendine produrrà una quantità eccessiva di fluido lubrificante nel tentativo di consentire il tendine di scivolare più facilmente durante il processo di guarigione. Questo eccessi di produzione del fluido produrranno un rigonfiamento visibile e percepibile dal paziente all’interno della caviglia e l’arco. In casi avanzati la lesione al tendine, iniziato come tendinite, può progredire a una rottura totale o parziale del tendine. La patologia ha carattere evolutivo, ed è suddivisa in 4 gradi di severità:

  1. Stadio 1à Il paziente riferisce dolore e gonfiore lungo il tendine, è in grado di sollevarsi sulla punta del piede, la deformità in piattismo è minima e l’articolazione sottoastragalica è mobile.
  2. Stadio 2à il paziente riesce a stare a fatica sulla punta di un piede, ha un piede piatto pronunciato (correggibile passivamente) con valgismo del retro piede e abduzione dell’avampiede e conserva la mobilità all’articolazione sottoastragalica
  3. Stadio 3à Il paziente non riesce a sollevarsi su un piede, ha un piede piatto più severo (non correggibile passivamente) e la sottoastragalica diventa rigida
  4. Stadio 4à La situazione è la medesima dello stadio precedente, ma in questo stadio si osserva un tilt in valgo dell’astragalo che induce la degenerazione anche dell’articolazione tibio-tarsica.

(continua nella prossima edizione)

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