Ci sentiamo di dover rasserenare il sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, preoccupato perché il Comune di Civitavecchia chiede il completamento della superstrada nel tratto tra Monte Romano e l’A12.

Sono benvenute le richieste di tutelare l’ambiente e il territorio, ma altrettanto chiaramente va detto che occorre che il territorio non sia tenuto in ostaggio da preoccupazioni eccessive.

Lo stesso sindaco Giulivi, non più tardi di sette mesi fa, si diceva pronto, insieme a tutti gli amministratori viterbesi del suo partito, a dare vita a una battaglia per assicurare il completamento della superstrada. E non poteva essere altrimenti.

Nella cultura del Centrodestra, dell’area liberale e riformista di governo non ci sono mai stati ecomostri, ma grandi opere funzionali allo sviluppo dei territori.

E cultura di Centrodestra, dell’area liberale e riformista di governo è dire sì agli investimenti, alle imprese, all’occupazione.

Senz’altro in questi sette mesi, giacché si era fatto pubblicamente carico del problema (ottobre 2019, Terme dei Papi) per dare una risposta concreta e progettuale al bisogno di collegare la nostra area alle grandi direttrici Nord-Sud di turismo e merci, ha potuto approfondire il tema della Civitavecchia-Orte, del tracciato verde o di quello viola.

Come diceva quel tale il problema non è, caro sindaco Giulivi, di che colore sia il tracciato, o il gatto: l’importante è che acchiappi i traffici, o i topi. Magari entro il prossimo millennio.

Forza Italia Civitavecchia e Lista Tedesco

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