Buona prova dei nerazzurri che si avvicinano sempre di più alla vetta, distante ora soltanto 5 punti.
Per gli uomini di mister Castagnari a segno Gagliardi, Ruggiero e Pippi dagli undici metri.Tre punti fondamentali quelli del Civitavecchia Calcio 1920 a spese del Certosa. Gagliardi, Ruggiero e Pippi, Ilari sul fronte Certosa, mandano agli annali, coi tre punti in cassaforte, il posticipo del Tamagnini di domenica pomeriggio. Vittoria che consolida la rincorsa della compagine diretta da Castagnari ai piani alti. Guida ancora il Pomezia corsara al Galli di Cerveteri, così come rimangono stabilmente in seconda posizione a un punto Pfc e W3, che si sbarazzano rispettivamente di Vescovio e Parioli. Per la classifica della Vecchia risultano importanti invece le sconfitte di Ladispoli e Aranova, la prima sul campo dell’Astrea e la seconda su quello dell’Ottavia. Passi falsi che avvicinano i nerazzurri alla quarta posizione occupata dal Ladispoli, ora a un solo punto, e allo stesso tempo gli permette di sorpassare l’Aranova mettendosela alle spalle di due caselle.
La gara parte subito forte: dopo sei minuti la Vecchia è già avanti, Gagliardi da fuori area, complice un mezzo svarione tra i pali di Marini, con un pregevole tiro manda la sfera ad insaccarsi a fin di palo. Vantaggio del giovane nerazzurro che arriva dopo l’occasione avuta da Ruggiero ad inizio gara, erano passati appena ventotto secondi quando il fantasista di piatto l’aveva spedita di un soffio fuori. Poche le occasioni da entrambe le parti nel primo tempo, Gallaccio predica nel deserto e le poche chance arrivano, con tiri da distanze siderali, dai piedi di Dovidio e Ferri. Sull’altro fronte prevale invece la scarsa precisione e il duello tra Cerroni e Marini. Nella prima Cerroni a tu per tu con Marini, era il ventiseiesimo, gliela deposita tra le mani, mentre quattro minuti dopo, a coronamento di una delle solite serpentine di Ruggiero, il bomber a botta sicura se la vede respingere da un attento Marini. La Vecchia comunque c’è, concede poco o nulla e chiude avanti col minimo scarto all’intervallo. La ripresa è un monologo dei giocatori di Castagnari, il Certosa preferisce affidarsi alle “imbucate” (mai pericolose) rispetto al dialogo con Gallaccio, mentre i neroazzurri palla a terra arrivano spesso dalle parti di Marini. Dopo sei minuti sale in cattedra Ruggiero che si porta a spasso mezza difesa per poi depositare, con un tiro dal limite dell’area, la sfera ancora alle spalle dell’estremo difensore. Il Certosa non si oppone e la Vecchia in altre due occasioni va vicino al tris. La prima parte dai piedi di Luciani, che si vede respingere il tiro solo all’ultimo secondo da Marini, mentre la seconda arriva grazie a Ruggiero che manda di poco a lato. Quello che non ti aspetti arriva al ventiduesimo, un’azione sulla fascia si protrae fino a concedere a Ilari l’opportunità del tiro dal cuore dell’area: Scaccia non può arrivarci e il Certosa dimezza. Dura solo due minuti lo stallo, su cross di Cerroni un fallo di mano in area spinge l’arbitro Germano a decretare il penalty che Pippi non sbaglia. Tre a uno e gara praticamente finita, perché sostituzioni a parte quello che c’è da annotare è solo il rosso sventolato a Mancini in pieno recupero per fallo di reazione. Tre punti fondamentali e testa alla prossima sfida contro il Grifone Giallovere fanalino di coda del girone A.

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