“Dopo tre anni di ricerche, sperimentazioni e formazione sui diversi scenari , con l’utilizzo di UAS (SAPR-sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) di ultima generazione, e grazie alla collaborazione con enti pubblici e privati, tra cui ENEA, Consorzio “Università La Sapienza”, alcuni Comuni d’Italia, Forze dell’Ordine e del Soccorso, con la partnership della Scuola Red Tech, arriva il riconoscimento da parte del MIT ( Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Direzione Generale per gli Aeroporti, il Trasporto Aereo e i Servizi Satellitari), di Equiparazione agli Aeromobili di Stato dei velivoli in dotazione all’Unità di Crisi di Civitavecchia”. E’ l’annuncio che arriva con grande soddisfazione da parte del coordinatore Valentino Arillo, pilota responsabile delle operazioni in volo, che esprime gratitudine ai suoi collaboratori, agli Uffici comunali, al Trainer UAS Luigi Contin, che da diversi anni affianca tecnicamente l’Unità di Crisi per la formazione, condivisione nella ricerca e sperimentazione dei progetti per la tecnologia applicata agli UAS, e a tutti i responsabili dei Reparti e degli Enti militari e civili dell’Unità di Crisi.

“Un decreto ministeriale che va ad implementare uno dei settori più utilizzati in questo momento nelle emergenze, quello dei Droni”, continua il coordinatore, ricordando come “una grande sinergia e lavoro di squadra, attraverso l’impiego di personale e mezzi in dotazione delle Strutture Operative, che compongono l’Unità di Crisi di Civitavecchia volta alla condivisione di progetti e ricerca, per migliorare lo sviluppo della tecnologia a servizio delle Strutture Operative Nazionali, porti il giusto riconoscimento per un comune beneficio”.

Proprio in tale contesto il coordinatore dell’Unità di Crisi, Arillo è stato invitato come relatore al Salone Internazionale del Soccorso ed Emergenza REAS di Montichiari (BS), dove illustrerà le attività di sperimentazione svolte in questi anni con i piloti e partner, che hanno voluto integrare le loro ricerche sul settore volo di Civitavecchia. Infatti, le sperimentazioni delle tecnologie applicate agli UAS, sono state esaminate dai piloti della Protezione Civile di Civitavecchia unitamente a quelli di ENEA, Sapienza e Red Tech, tra neve, mare e terra, sia per la ricerca e soccorso, sia per la salvaguardia del personale impiegato sui diversi scenari, compreso gli incendi boschivi. Senza tralasciare la parte riguardante la vigilanza e salvaguardia ambientale.

Proprio nell’ultima emergenza che ha colpito la parte nord di Civitavecchia, è stato utilizzato dalla Protezione Civile di Civitavecchia un drone che ha sorvolato tutta l’area interessata dalla tromba marina, per fare la stima dei danni.

“Tale riconoscimento, consente in caso di richiesta e necessità, da parte degli Enti preposti al soccorso tecnico urgente come VV.F. e/o di Polizia Giudiziaria, di impiegare i droni in dotazione alla Protezione Civile Locale, ed essere operativi unitamente e come gli altri velivoli di Stato. Questo per evidenziare come in diversi casi, alcune Organizzazioni o privati hanno volato abusivamente, mettendo a rischio anche chi li ha attivati impropriamente”, conclude Arillo.

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