Seconda Variazione al Bilancio di Previsione 2020. Questo il principale argomento all’ordine del giorno del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale conclusosi nel tardo pomeriggio di ieri ed approvato all’unanimità dai membri dell’organo di governance dell’ente portuale.

Nello specifico, sono stati messi a bilancio i finanziamenti stanziati dal MIT nell’ambito del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, col Ministero che ha ritenuto prioritaria la proposta avanzata dall’AdSP per le due opere infrastrutturali per la viabilità del porto di Civitavecchia (circa 70 milioni di euro) e il nuovo porto commerciale di Fiumicino (30 milioni di euro), previste nell’atto di programmazione triennale, oltre ad ulteriori 900 mila euro per la manutenzione straordinaria delle banchine del porto di Civitavecchia e a circa 250 mila euro della Regione per il porto di Gaeta del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).

Inoltre, anche a seguito del rilievo in merito da parte della Corte dei Conti, si è proceduto alla rideterminazione dell’avanzo di amministrazione così che le somme impegnate originariamente in via prudenziale per passività potenziali da contenziosi con un’elevata probabilità di realizzazione sono confluite dai residui passivi nell’avanzo di amministrazione che, quindi, è passato da circa 15 milioni a quasi 52 milioni di euro comunque vincolati per il fondo rischi per contenziosi.

In conclusione, il Presidente dell’Authority, Francesco Maria di Majo, dopo aver fatto una fotografia delle attività portate avanti e realizzate in ambito infrastrutturale a partire dal 2018 e approvate dallo stesso Comitato nella prima revisione al POT, ha illustrato vision e policy sotto il profilo del sostegno allo sviluppo commerciale della portualità anche alla luce delle recenti linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo italiano. Tre le sfide fondamentali, in linea con la programmazione del Governo finalizzata ad intercettare i fondi del Recovery Fund: sviluppo infrastrutturale delle opere e nuovi collegamenti con i tre porti del Lazio al fine di innalzare il potenziale di crescita dell’economia e dell’occupazione; supporto alla transizione del verde e del digitale nonché all’innovazione e alla competitività (rispetto alla quale la prossima istituzione della Zona Logistica Semplificata assumerà un ruolo fondamentale); riduzione dell’impatto sociale ed economico della crisi pandemica attraverso, in particolare, l’istruzione e la formazione.

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