Negato l’accesso agli atti, intervengono i Carabinieri. La trasparenza è un optional?

Hcs, arrivano i Carabinieri. Non è proprio un bel momento per la Giunta Cozzolino. A parte le difese di ufficio del consigliere grillino di turno (che però mai entra nel particolare delle accuse da parte dell’opposizione), per la new age politica “citavecchiese”la notte è fonda. Mercoledì mattina, dopo l’ennesimo consiglio comunale inutile (perché non risparmiare), alcuni consiglieri comunali di opposizione si sono diretti verso gli uffici amministrativi delle società partecipate per visionare la documentazione inerente le consulenze affidate dalla Giunta. Perché il carrozzone delle partecipate, liquidatore in primis, costa molto alle casse comunali, con perdite attestate ad un milione di euro al mese per servizi da terzo mondo. Basta farsi un giro per la città o sui bus per rendersi conto dello stato vergognoso dei servizi pagati a peso d’oro dai civitavecchiesi. Ma torniamo alla mattina di mercoledì e all’arrivo dei militari dell’Arma a via Braccianese Claudia, chiamati dai tre consiglieri e dalla presidente del consiglio comunale Riccetti. Al rifiuto di accedere a questi atti (i consiglieri vi possono accedere in funzione del ruolo che svolgono), ai quattro non è rimasto che chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Cosa accadrà? Politicamente i cinque stelle hanno confermato che la trasparenza non solo è un optional, ma soprattutto uno slogan a cui, da quando guidano la città,  non si è vista neppure l’ombra. Senza dimenticare che tutta la faccenda potrebbe avere risvolti giudiziari.

 

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