Volendo verificare alcune segnalazioni da parte di utenti del servizio idrico, ho potuto constatare una situazione a dir poco paradossale.

Fin quando era il Comune che si occupava del servizio, gli utenti pagavano circa 20 euro per il riallaccio di un contatore dell’acqua già esistente. Questo avveniva per ogni nuovo contratto di un utente subentrante in un appartamento già dotato di contatore e la cifra veniva corrisposta per la semplice rimozione della “piombatura”.

Quando invece si trattava di un nuovo allaccio il costo era ovviamente più elevato e la somma, tra perizia tecnica e costo del contatore, si aggirava intorno ai 200 euro.

Oggi che la gestione è passata ad Acea, i nostri concittadini debbono fare i conti con un esborso decisamente più esoso. Ogni passaggio di contratto, anche di utente subentrante ad un appartamento già dotato di allaccio, costa 105 euro per il costo del contatore più 78 euro per l’installazione. Questo perché Acea, alla cessazione di ogni contratto, smonta il vecchio contatore così da obbligare chiunque subentri successivamente, ad acquistare un nuovo contatore oltre ad accollarsi anche le spese del montaggio.

Ovviamente sono aumentate anche le spese per gli allacci nelle case di nuova costruzione dato che alle cifre sopra riportate vanno aggiunti i costi della perizia tecnica e di eventuali interventi strutturali al posizionamento del contatore idrico.

Insomma un bel salasso soprattutto per chi pensava di fare un contratto con Acea riallacciandosi alla rete idrica con una semplice “voltura” a fronte di pochi euro e si trova invece a dover spendere dieci volte la somma che aveva preventivato… Ma si sa, le innovazioni costano specie a fronte di un servizio inappuntabile (!)

Marco Piendibene

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