“Sulla trasformazione della centrale Enel E’ ARRIVATA L’ORA DI DECIDERE”.

Sulla trasformazione di Torre Valdaliga Nord siamo arrivati a un punto che richiede, anzi impone, una assoluta certezza. Non soltanto sulle cose da fare ma anche sui tempi previsti per la loro realizzazione.

Ripetiamo quello che già abbiamo avuto modo di sostenere in precedenti nostri comunicati. A nostro avviso c’è l’assoluto bisogno di un tavolo di lavoro coordinato dal Governo che veda la presenza di Enel, Regione, Comune, Associazioni imprenditoriali e Sindacati dei lavoratori, dove in tempi ragionevolmente brevi si arrivi a definire con chiarezza il tipo di trasformazione che si vuole realizzare e l’alimentazione che si vuole privilegiare. E nel contempo si giunga a decidere quali debbano essere le energie rinnovabili previste ad integrazione del progetto – idrogeno, eolico, fotovoltaico – per affinare le rispettive tecnologie ed arrivare ad un loro uso su larga scala che permetta di sostituire completamente in un futuro non troppo lontano l’uso dei fossili.

A questo deve servire il tavolo: non solo a individuare cosa fare oggi, ma anche quello che si deve fare domani, ed anche dopodomani. La città, i cittadini, le imprese, i lavoratori devono sapere quale e come sarà il loro futuro imprenditoriale nei prossimi 5,10,15,20 anni, e non arrivare a quelle date con la stessa incertezza di oggi, e con le aziende e i lavoratori impreparati ad affrontare una trasformazione che essi non hanno previsto.

Il tavolo deve produrre un risultato importante, che deve ricavare dalla trasformazione un miglioramento delle condizioni ambientali, la salvaguardia dei posti di lavoro, la stabilità delle imprese e più in generale deve anche servire  ad individuare quali altre opere occorrano alla città per migliorare l’ambiente e conseguire accettabili livelli occupazionali.

Altre iniziative – vengono proposte a iosa tutti i giorni – contribuiscono certe volte a fare confusione e ad allungare i tempi delle decisioni. E ciò si ripercuote negativamente sul futuro delle imprese e dei lavoratori. A tal riguardo, l’allarme lanciato dai sindacati, ai quali va la nostra solidarietà, deve far riflettere. E deve stimolare tutti ad adoperarsi per arrivare a una soluzione praticabile e condivisa, perché in un momento così difficile non ci possiamo certo permettere allungamenti dei tempi di decisione.

Il Coordinamento del POLO CIVICO

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