Fontana (GRUPPO CIVICO INDIPENDENTE SICUREZZA E DECORO URBANO) evidenzia un problema a San Gordiano.

A seguito di alcune lamentele, sempre attenti alle problematiche inerenti la sicurezza, ancora una volta ci troviamo costretti a tornare a parlare di segnaletica, anche se alcune segnalazioni in proposito, come quella recente, relativa ai segnali stradali che indicano il divieto di sosta integrato dalla zona rimozione, in determinati giorni ed orari della settimana, per consentire il servizio dello spazzamento meccanizzato delle strade, non più effettuato secondo quelle modalità oramai da numerosi anni, chiedendone la loro rimozione, è rimasta ad oggi, completamente inascoltata.

Ora, premesso che il Codice della Strada, regolamenta dettagliatamente le modalità con cui debbono essere collocati i segnali stradali verticali, disponendone tra l’altro, distanze ed altezza.

In particolare, senza dilungarci oltre su ulteriori dettagli, sui marciapiedi o comunque su percorsi pedonali, il loro collocamento, deve rispettare un’altezza minima, riferita alla parte più bassa, di 2,20 metri, eccezion fatta per le lanterne semaforiche. E’ ovvio, che tale limite, è si necessario per consentirne una rapida visione al conducente di un veicolo, ma anche altrettanto evidente, che tale quota, è rapportata all’altezza media delle persone ad evitare così, che i pedoni, possano urtare rovinosamente la loro testa ai cartelli stessi.

Tuttavia, spesso non è esattamente così, proprio come nel caso di questo gruppo di cartelli che si trova sul marciapiedi lato mare, dello svincolo d’ingresso al Quartiere San Gordiano, in direzione via Novello, la cui altezza, riferita alla parte più bassa, è di poco più di 1,70 cm.

Senza voler insegnare nulla a nessuno, il Codice prevede inoltre, che i segnali stradali, al fine di non ingenerare possibile confusione negli utenti della strada, non debbano essere collocati unitamente ad altri segnali pubblicitari o comunque di altro genere d’indicazione, che nel caso della pubblicità, sono regolamentati peraltro dall’art. 23 dello stesso Codice, per il cui collocamento, necessita il rilascio di varie autorizzazioni e nulla osta, oltre naturalmente a quella rilasciata dall’ente proprietario della strada.

Purtroppo, anche in questo caso, non è sempre così e ci si trova non di rado, innanzi a veri e propri totem o meglio ancora, tazebau (dal cinese dazibao), di segnali ed indicazioni di vario genere, che non danno al conducente di un veicolo in movimento, la possibilità di percepirne con rapidità il loro significato, causa questa di distrazione, che in taluni casi, si traduce in conseguenti incidenti stradali. Cartelli che a volte, sorgono come funghi, da un giorno all’altro, magari nella notte, utilizzando le paline preesistenti ed anche sfuggendo ai controlli.

In proposito a quanto sopra, auspichiamo che gli uffici competenti, anche con fine prioritario di garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone, pongano in essere tutte le attività di controllo del caso, atte a verificare, sia che i segnali stradali, siano stati collocati secondo le modalità prescritte dal vigente Codice della Strada e dal suo Regolamento di Esecuzione, ma anche l’eventuale apposizione arbitraria di altro genere di cartelli, provvedendo in questo secondo caso, alle sanzioni previste nei confronti dei responsabili delle opere e, alla conseguente rimozione delle opere abusive.

Civitavecchia lì, 20.06.2020

CIVITAVECCHIA-GRUPPO CIVICO INDIPENDENTE

SICUREZZA E DECORO URBANO

IL RESPONSABILE Dr. Remo Fontana

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