«Non posso dare che un giudizio negativo sul consiglio comunale di lunedì che non ha dato ancora una volta la possibilità di prendere l’iniziativa referendaria e rispettare la volontà di oltre 2000 cittadini che apponendo la loro forma, hanno a gran voce richiesto la possibilità di esprimersi democraticamente in merito alla questione forno».
Queste le parole del presidente del comitato per il referendum sul forno crematorio, Mario Michele Pascale che aggiunge: «Noi abbiamo sollecitato che, la massima assise cittadina si esprimesse sul fatto di accettare o meno il quesito referendario, superando di fatto il giudizio negativo della commissione tecnica e del segretario generale: motivi che per noi erano superabili con la volontà espressa dal consiglio stesso. Ci siamo trovati di fronte un muro: noi eravamo pronti a protocollare le firme raccolte ma il consiglio ha respinto la mozione e gli emendamenti che avrebbero permesso di convocare autonomamente un referendum. Così facendo si è “uccisa” la democrazia, soprattutto perché la maggioranza si è nascosta dietro il “paravento” del segretario generale Cordella, senza avere il coraggio di prendere una posizione contraria e netta».

 

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