Alla fine dell’ignobile gazzarra messa in scena in Consiglio Comunale è emersa la volontà dei cittadini di richiedere il referendum abrogativo sul forno crematorio (o Tempio come lo chiamano i 5 stelle). Richiesta depositata e protocollata: ora servono al più presto le 2000 firme necessarie per convalidare questa richiesta. Il prima possibile perché Cozzolino ed i suoi non hanno fatto
propria questa richiesta venuta dalla gente comune e quindi, come si dice in gergo calcistico, stanno provando a fare “melina”
mentre la costruzione del forno procede a vele spiegate a dimostrazione del gran “Business” che c’è dietro a questa vicenda.
Ora si continuerà a discutere perché l’esito del consiglio comunale di ieri, nonostante l’apertura al referendum, non risolve la
questione. Paradossalmente, dalla maggioranza, che rivendica con orgoglio l’apertura nei confronti dei cittadini, emergono forti perplessità sul referendum. Soprattutto dal capogruppo del M5S Emanuele La Rosa, che non nasconde i dubbi sul raggiungimento del quorum e la preoccupazione per i risvolti economici legati ai costi del referendum e ad un possibile “no”
al progetto. Addirittura abbiamo sentito dire dal consigliere Menditto che l’inquinamento c’è anche per la sepoltura normale:
insomma i 5 stelle provano a far perdere tempo.

 

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