I lavoratori AEC protestano e chiedono più attenzione.
I lavoratori della Sot Ippocrate, indignati per una situazione che è peggiorata negli anni: ora siamo al taglio delle ore. Pronti a tornare in assemblea a metà dicembre. I lavoratori della partecipata hanno avuto un breve incontro on il sindaco Antonio
Cozzolino, sceso nel piazzale antistante Palazzo del Pincio per ascoltare le loro richieste e provare a chiarire la situazione.”
Niente buoni pasto. Passaggio in cooperativa. No premi di produzione. Taglio delle ore”. E ancora “Le Aec per il sociale”. Questi alcuni degli striscioni esposti l’altra mattina a piazzale del Pincio da parte degli assistenti educatori culturali, che si sono trovati
sotto il Comune per l’assemblea convocata dalle organizzazioni sindacali. Un’assemblea per sottolineare, ancora una volta, le difficoltà in cui sono costretti a lavorare. “La situazione negli anni è peggiorata esponenzialmente – hanno spiegato – il problema lo conoscono tutti, ma non abbiamo visto nessuna soluzione finora.
“L’amministrazione comunale – commenta Flavio Zeppa – mette in grossa difficoltà il servizio che riguarda i bambini
con handicap, tagliando le risorse economiche. Non si assumono più le supplenti a contratto a tempo determinato, per 3 giorni di malattia non si fanno più le sostituzioni e così i bambini rimangono soli e sono state tolte 200 ore settimanali al servizio di Ippocrate. “Con il nuovo anno scolastico 2016/2017 – hanno spiegato i sindacati – l’amministrazione ha applicato tagli alle ore di assistenza, circa 200 a settimana, non consentendo più le sostituzioni per malattia per permessi personali e per la Legge 104 con assunzioni di precari a tempo determinato in graduatoria, oltre alla fruizione di ferie soltanto nei periodi
di chiusura scuola”. Una situazione che preoccupa ancora di più, nell’incertezza anche del passaggio da Ippocrate alla
nuova Civitavecchia Servizi Pubblici. Da qui lo stato di agitazione: lo stato d’agitazione continua”. “Il Sindaco ha rinnovato l’impegno – afferma uno dei lavoratori – per una maggiore considerazione del servizio di assistenza scolastica che noi svolgiamo da anni. Noi attraverso i corsi di aggiornamento, sia aziendali che privati, rinnoviamo il nostro impegno professionale ma ci
troviamo di fronte un’utenza delicata perché parliamo di minori con disagio sociale e ci vediamo privati di diversi servizi e tolte diverse garanzie come ad esempio i buoni pasto, i premi di produzione e soprattutto le ore. Proprio per quest’ultimo taglio abbiamo proclamato lo stato di agitazione.
Ci auguriamo che vengano migliorate le condizioni per esercitare la nostra professione”.

 

image_pdfScarica articolo (pdf)image_printStampa articolo
Quanto ti piace?

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com