Anche per oggi 8 ore di sciopero, blocco della flessibilità per sette giorni e presidio fuori i cancelli della centrale di Tvn. Fiom Cgil torna a difendere occupazione e sicurezza. Adesione anche dell’Usb. Tullio Nunzi (meno poltrone più panchine) fa appello al terziario

CIVITAVECCHIA – Terza settimana di protesta per gli operai metalmeccanici della centrale Enel di Torrevaldaliga nord. Anche oggi sono in programma otto ore di sciopero con presidio fuori i cancelli dell’impianto e per sette giorni si procede al blocco delle prestazioni in flessibilitàm come straordinario e reperibilità. Tutto questo, come ribadito dalla Fiom Cgil, per difendere l’occupazione e la sicurezza all’interno della centrale. “Torniamo a ribadire – hanno spiegato dal sindacato – che le condizioni delle persone che lavorano vengono prima delle ragioni di mercato, a maggior ragione trattandosi di impianti che necessitano di manutenzioni continue, e che la necessaria riconversione industriale deve prevedere il mantenimento di tutti posti di lavoro”.

Anche l’Usb lavoro privato ha aderito allo sciopero, ricordando c he “in un momento così delicato per tanti lavoratori che vedono a rischio il proprio posto di lavoro, è necessario dare il massimo sostegno alle iniziative di lotta intraprese dal sindacato dei metalmeccanici. Formalmente prevista per il 2025 – hanno spiegato –  l’annunciata chiusura di Torrevaldaliga Nord sta già producendo una progressiva riduzione delle manutenzioni, con conseguenti situazioni di crisi aziendali che inevitabilmente vengono a scaricarsi sui lavoratori. Siamo agli inizi di un periodo che avrà pesanti ripercussioni occupazionali ed economiche per il territorio, con uno stillicidio di licenziamenti già purtroppo evidente: auspichiamo quindi che una maggior consapevolezza in tal senso possa condurre a mobilitazioni ancora più ampie, unendo al più presto in un’unica voce tutte le categorie coinvolte: elettrici, metalmeccanici, trasporti, edili, servizi”.

È invece l’esponente di “Più panchine e meno poltrone” Tullio Nunzi a rivolgere un appello anche alle organizzazioni del terziario, in particolare Confcommercio, “oer dare almeno la solidarietà al lavoratori metalmeccanici. In questa città – ha sottolineato Nunzi – non si può più perdere un posto di lavoro; la disoccupazione si risente anche nei consumi che in questa città sono veramente al lumicino e mettono in crisi il sistema terziario. Enel ha devastato un territorio, ha impedito uno sviluppo turistico e una vocazione che avrebbe permesso un vero sviluppo sostenibile. Credo che anche il terziario debba far sentire la propria solidarietà e far comprendere che da qui al 2025 si possano ipotizzare idee e proposte alternative, una strategia e un recupero di quella vocazione turistica di cui Civitavecchia possiede i fondamentali. Una solidarietà ai metalmeccanici – ha concluso – potrebbe essere l’inizio per arrivare ad un vero senso di comunità, assente da anni in questa città calpestata e derisa da poteri forti. Il terziario si proponga per una vera alternativa di sviluppo, rispettosa del territorio e dell’ambiente”.

Fonte Civonline

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