«Città sotto attacco: fermate subito il 5G»

Gli attivisti: «Potenziare i regolamenti e i piani per le antenne per fermare l’iniziativa»

LADISPOLI – Un appello ai sindaci di Ladispoli e Cerveteri per fermare l’avanzata del 5G. È quello lanciato dall’allenaza nazionale Stop 5G. Il gruppo mette in allerta le amministrazioni locali su quanto sta avvenendo a livello nazionale, con le segnalazioni dell’Antitrus che «mirano a depotenziare lo strumento del regolamento» per la protezione dai campi elettromagnetici, «e se dovesse cedere questo argine allo strapotere degli operatori, i sindaci di tutti i comuni italiani si troverebbero improvvisamente disarmati e costretti a subire l’assalto di migliaia e migliaia di impianti». Una situazione che «coincide con la delicata fase di avvio della diffusione della inesplorata e invasiva tecnologia 5G, che inevitabilmente gli enti locali si troveranno impreparati ad affrontare per offrire adeguate risposte in termini di sicurezza alle popolazioni». Situazione a cui va sommata, per l’alleanza nazionale Stop 5G, la «recente iniziativa del Consiglio di Stato, che ha sospeso il ricorso in appello, proposto dai gestori sul Regolamento del Comune di Roma, rinviando con ordinanza 2033 del 27 marzo scorso gli atti alla Corte di Giustizia europea, per sapere se i vincoli opposti dagli enti locali con i regolamenti violano la Direttiva sul Servizio Universale di Comunicazione». Insomma, «un attacco frontale a danno dei regolamenti col il chiaro obiettivo di affievolire competenze e funzioni dei comuni». Vista la situazione, l’alleanza contro il 5G ora lancia l’appello ai primi cittadini del comprensorio per cercare di impedire l’avanzata del 5G. Secondo l’alleanza i sindaci dovrebbero intervenire «in ogni sede per sventare il tentativo di indebolire le competenze dei sindaci ed evitare di consegnare le città dell’area Roma Metropolitana nelle mani delle multinazionali delle telecomunicazioni». L’alleanza chiede inoltre ai Sindaci di intervenire «per rafforzare il potere di pianificazione territoriale affidato agli enti locali, già sancito dalle normative nazionali e ribadito in numerose sentenze della Giustizia Amministrativa». In sostanza per i Comitati Stop 5G le due amministrazioni comunali dovrebbero emettere nel più breve tempo possibile una delibera di Giunta «per fermare l’avanzata del 5G e di adottare altre sì ordinanze contingibili e urgenti». Con la delibera le amministrazioni dovrebbero «adottare tutte le migliori tecnologie disponi bili e sicure, come quella via cavo, nonché ad assumere ogni misura e cautela volta a ridurre significativamente i pericoli anche solo potenziali per la salute pubblica; attuare tempestivamente e concretamente ogni misura cautelare indispensabile a tutelare la salute (diritto costituzionalmente garantito) recependo gli esiti dei più recenti studi scientifici in materia; ridur-
re i limiti di esposizione alla radiofrequenza per i cittadini e, ove possibile, eliminare hanno proseguito – l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte e i rischi per la salute della popolazione». Obiettivo del documento dovrà essere la sospensione di «qualsiasi forma di sperimentazione della tecnologica del 5G nel territorio comunale amministrato, in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche idonee a sancirne l’eventuale innocuità e di astenersi per il futuro dall’autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove attività tecnologiche che possano condurre a un aggravamento delle lamentate condizioni di insalubrità ambientale».

Fonte La Provincia

 

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