Dura presa di posizione di Mario Michele Pascale, presidente del Comitato contro la realizzazione del forno crematorio
(il cosi detto Tempio) dopo l’intervento del sindaco sulle 18 prescrizioni presentate nel corso della conferenza dei servizi per il rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale. “Le prescrizioni sono un frutto tardivo: questa amministrazione poteva esimersi dal fare la gara e poteva non firmare nessuna convenzione? Il problema non si sarebbe mai posto. La Città metropolitana non si è fatta prendere in giro e neanche si è presentata al tavolo della conferenza dei servizi, lasciando al Comune l’intera responsabilità
di questa farsa. Le prescrizioni sono frutto della pressione dei comitati e dell’opinione pubblica, non della volontà politica dell’amministrazione. Molti consiglieri di maggioranza in consiglio comunale hanno dichiarato proprio di volerlo l’impianto di cremazione. Senza se, senza ma, senza prescrizioni. È chiaro – ha concluso Pascale – che le prescrizioni sono la maniera di battere in ritirata e salvare quel poco di dignità che è rimasta all’amministrazione comunale il più in fretta possibile. Alla faccia dell’ambientalismo”.

 

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