Il riproporsi della crisi occupazionale a TVN induce il POLO CIVICO a ribadire il concetto che Civitavecchia deve essere governata con nuovi e più mirati criteri politico-amministrativi se si intende davvero tutelare, valorizzare e incrementare il lavoro per raggiungere la piena occupazione. In proposito, vale la pena di richiamare l’attenzione su una verità tanto palese quanto spesso ignorata: per aumentare i posti di lavoro non esiste un’unica ricetta che sia valida in tutte le situazioni; risultano piuttosto particolarmente efficaci le misure volte a vivificare il sistema produttivo e a favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali. L’autore principale di un simile cambiamento deve essere il comune, nel suo ruolo di pianificatore, regolatore e promotore dell’ attività economica.

A nostro avviso, occorre infatti che l’amministrazione comunale si impegni finalmente per creare le giuste condizioni per un sano sviluppo economico: velocizzando le procedure burocratiche, contrastando validamente le sacche di inefficienza, clientelismo e opacità presenti nella realtà cittadina, e il degrado morale, sociale e ambientale che la insidia, per conseguire tra l’altro un livello accettabile di decoro urbano.

Perciò, ancor prima di avviare la sistemazione della zona industriale – che pure è quanto mai necessaria al fine di procurare nuovi insediamenti produttivi e quindi nuovo lavoro – ci si dovrà adoperare per il rilancio di alcune importanti realtà già in essere, come Interporto, Privilege Yard, Cfft, Marina Yachting, che necessitano della massima attenzione delle autorità preposte perché si sviluppino in maniera sana e trasparente, salvaguardando i lavori artigianali e aggiungendovi la realizzazione di un bacino di carenaggio e di uno scalo di alaggio, come opportunamente suggerito da Mauro Campidonico.  Sembra qui superfluo insistere sulla necessità di una sinergia tra la città e il porto, capoluogo di un ampio sistema marittimo, comprensiva di un piano coordinato d’investimenti, essendo queste due realtà  strettamente connesse e complementari sotto l’aspetto economico. Come sull’importanza di relazionare la città con altre realtà territoriali vicine a vantaggio soprattutto dello sviluppo turistico dell’intero comprensorio, che pur promettente risulta ancora oggi scarsamente valorizzato. Tra le occasioni di accrescimento occupazionale e socioculturale va citata, oltre al sollecito ripristino della Galleria Calamatta, la valorizzazione del centro storico, che attende di essere rigenerato al pari di tante zone cittadine per consentirne la conoscenza ai visitatori anche grazie ad apposita segnaletica dei monumenti più significativi. Ulteriore fattore di sviluppo occupazionale dovrà derivare dalla realizzazione del progettato impianto termale. Risorsa la cui importanza è ancor oggi sottovalutata per un insieme di ragioni difficilmente decifrabili dalla gran parte dei cittadini.

Il Coordinamento del POLO CIVICO

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