Non è più tempo di indugi: il problema di un sicuro e funzionale riassetto di Via Isonzo e di un’idonea sistemazione dell’area sovrastante, monumento all’inefficienza e all’incapacità amministrativa, va risolto con immediatezza.

La città deve avere finalmente assoluta certezza che ciò avvenga, e ha il diritto di sapere in quali azioni concrete si è tradotto l’impegno in tale vicenda di Comune ed Ater. Perché, da quanto i due enti hanno dichiarato, le rispettive condotte sono state nella circostanza del tutto inadeguate, tali da provocare un loro palese discredito.

Il sindaco, infatti, intima soltanto ora all’Ater di effettuare i lavori in parola, e nel termine di trenta giorni. Non risulta però che prima di decidersi a tanto abbia valutato quali potessero essere le conseguenze di tollerare un così dilatato ritardo – che l’Ater imputa alla Soprintendenza – sull’aggravarsi della situazione; altrimenti avrebbe usato una diversa e forse più efficace forma di pressione. E a questo punto, dal momento che la ferita inferta al tessuto urbano e al sistema viario continua a incidere così pesantemente sulla città non si capisce perché, quale Capo dell’amministrazione locale, non si decida a convocare con urgenza Soprintendenza e Ater per mettere la parola fine al trascinarsi dell’indecorosa situazione e ad aprirsi comunque la possibilità, nel caso il tavolo non desse i risultati sperati, di un intervento diretto del comune, tanto più che il transito su un’arteria così importante ma assolutamente non a norma non può protrarsi per un tempo indefinito.

Italia Viva Comitato Polo Civico 

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