“Con protocollo n. 0058390, il 14 luglio 2016 è stata consegnata la richiesta ufficiale al Comune per una concessione – di almeno  cinque  anni – del Maschio della Fortezza Michelangelo, per la creazione di un Polo Museale dedicato al Mare, al Porto ed alla Navigazione Antica. Soggetto promotore dell’iniziativa è iI Casn Lans, che in moltissimi ricordano per aver esposto parte del suo Progetto “Navalia” qui a Civitavecchia con specifiche Mostre. Un’importante richiesta che detta realtà del territorio propone ed offre alla nostra Città. C’è da segnalare, però, che sia il Sindaco Antonio Cozzolino che il suo Assessore alla Cultura,  Vincenzo D’Antò, incredibilmente,  non hanno ancora dato ufficialmente risposta in merito. Al Centro sono giunte solo delle voci informali sull’eventuale necessità, per una tale operazione, dell’indizione di un Bando di Gara. Cercando nuovamente di far riflettere l’Amministrazione Comunale sottolineiamo che l’Esposizione “Navalia” (tra l’altro patrocinata da Comune, Guardia Costiera, Autorità Portuale ed Università di Roma Tre) è stata un gran successo di Scuole e pubblico pagante; il che dimostra che la qualità è la migliore capacità promozionale. Inoltre il Casn ha favorito, durante “I Meeting di Navalia”, l’idea di iniziare le prime ricerche archeologiche nel Porto di Centumcelle. Grazie alla sensibilità  di alcuni ed ai permessi  della Capitaneria e della Soprintendenza, con l’interesse di Autorità Portuale e dell’Associazione Culturale “la Civetta di Civitavecchia”, sono venuti a calarsi in mare i Sommozzatori della Asso Onlus (delegati dalla Soprintendenza medesima) ed i suoi partner. Ciò, facendo partire le prime prospezioni archeologiche-subacquee presso il Molo del Lazzaretto.  Volevamo  in più segnalare che una eventuale Gara pubblica, se fatta in modo generico, faciliterebbe i soliti pescecani della Cultura che ben si conoscono per i loro capitali, ma che spesso non hanno alcuna voce in capitolo nelle materie che gestiscono, realizzando – la maggior parte delle volte – niente di nuovo sia per la Ricerca che per l’offerta culturale. Ovviamente, questi ultimi, dovendo in ultimo realizzare qualcosa di tangibile e visibile da proporre al visitatore,  spesso usano  o copiano le idee ed il lavoro di  realtà come quella del Centro Archeologico Studi Navali con grande capacità di stipulare contratti con Enti Comunali che permettono loro, in realtà, di appropriarsi dei Monumenti. Ricordiamo altresì che il nostro Centro non è certo una Lobby della Cultura e che non si è mai appoggiato a sovvenzioni pubbliche. Spesso, per questo, in passato ha fatto grande fatica a rimanere in vita in quanto completamente autogestito   e capace di nutrirsi solo del proprio lavoro. Questo modus operandi, semplice e di basso profilo, ha permesso allo stesso di essere, comunque, al di fuori dei soliti inquadramenti accademici e di rimanere sempre indipendente su dove indirizzare la propria Ricerca, con indagini spesso esclusive, visti i risultati. La conferma di questo suo umile modo di procedere è testimoniato dalla modalità stessa della proposta che ha inoltrato al Comune di Civitavecchia. Infatti la realizzazione di questo bellissimo Progetto, che doterebbe la Città di opere e ricostruzioni uniche al mondo (come macchine e parti a grandezza naturale di navi romane) che ne farebbero un Polo Culturale esclusivo ad alto richiamo sulla scena museale mediterranea e mondiale, avrebbe per il Comune stesso un costo di 0 euro, con tempi allestitivi e realizzativi che non superebbero i due mesi. Inoltre nel Progetto c’è tutto un lavoro di studio dimostrato che potrebbe coinvolgere e portare qui Scuole francesi, spagnole e comunque da tutt’Italia, oltre ad Università di settore, aprendosi e creando sull’argomento una rete di risonanza con Musei e Centri di Ricerca Mediterranei con cui il Casn è in contatto e collabora da anni. Non bisogna essere Laureati per capire che tale proposta potrebbe donare nell’immediato – e sottolineiamo, nell’immediato – ovvie  ricadute d’immagine ed economiche che avrebbero dovuto far scapicollare gli Amministratori suddetti per non perdere neppure un secondo. Per sottolineare oltremodo la bontà del Progetto e dell’idea “Navalia” con i fatti,  c’è da dire che per quei pochi mesi che la Mostra è stata presente nel Porto locale, gli studenti ed i croceristi stranieri (dei quali sono documentate scritte ed  impressioni firmate  su interi  libri) hanno potuto costatare la grandezza storica di Roma e del nostro Paese,  riscontrando  empiricamente, grazie alle ricerche ed agli studi rappresentati dalle macchine ricostruite dal Casn,  un livello tecnologico e organizzativo dell’antica Flotta di Roma mai visto prima e che ha fatto scuola nel mondo per secoli e secoli venendo ad essere preso a modello dalle successive potenze navali francesi, spagnole, russe ed inglesi e facendoci ricordare e riflettere oltre ad essere orgogliosi delle  nostre radici e tradizioni marinaresche. Tradizioni e Flotta che qui nel Porto Traianeo di Civitavecchia erano di casa. “E’ chiaro che un Paese normale, di fronte a tanta evidenza, si sarebbe mosso in ben altro modo” – dicevano a tal riguardo due Luminari dell’Archeologia subacquea e navale italiana quali i ben noti Professori Petriagi e Gianfrotta in una visita alla Mostra medesima  – “Ma che vogliamo; stiamo ancora in Italia ed ai posteri rimane l’ardua sentenza”>>
Il Comandante Mario Palmieri .

 

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