La Spa in commissione infrastrutture in Regione ha sottolineato la possibilità di uscire dal carbone prima del 2025. Tedesco: «No al gas: Civitavecchia diventi città pilota per le rinnovabili».

CIVITAVECCHIA – Passi in avanti azzardati da parte di Enel e contrarietà ribadite dall’amministrazione comunale nel corso della VI Commissione – Lavori pubblici, Infrastrutture, Mobilità, Trasporti che si è svolta ieri in videoconferenza sul “Piano energetico regionale”. Secondo i rappresentanti della Spa elettrica il phase out dal carbone potrebbe avvenire anche prima del 2025 “attraverso l’accelerazione degli iter amministrativi”. È stato anche ribadito che, per quanto riguarda Civitavecchia, al posto della centrale a carbone è previsto un progetto di trasformazione a gas con impianti flessibili, per una potenza complessiva massima fino a 1600 megawatt «con un impatto ambientale assolutamente ridotto – hanno spiegato – e in linea con le migliori tecnologie disponibili». A completamento l’installazione di una nuova potenza rinnovabile fotovoltaica e di sistemi di accumulo. È stato il sindaco Ernesto Tedesco, invitato insieme agli altri primi cittadini del territorio, a ribadire come Civitavecchia può e deve diventare «la città pilota, modello del Lazio – ha sottolineato – per quello che riguarda le energie rinnovabili. La contemporanea presenza del grande polo energetico e del porto devono servire a progettare un sistema di sviluppo virtuoso che diventi esempio a livello nazionale». Nel corso dell’audizione in commissione, inoltre, il primo cittadino ha colto l’occasione per confermare la contrarietà alla riconversione a gas per Torre Nord e alla realizzazione di un termovalorizzatore.

Civonline

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