Entusiasmo e propositività: queste le parole più adeguate per descrivere gli esiti del meeting su Ambiente ed Agricoltura “Cambiare il futuro”, tenutosi lo scorso 20 Settembre a Tarquinia, presso la sede della locale Università Agraria.

Tante le tematiche toccate, tutte importanti ed al contempo delicate: pannelli fotovoltaici sui campi, pesticidi, inquinamento delle acque e dell’aria, politiche comuni, regolamentazione delle colture, solo per citarne alcuni.

Pietro Vernace, Presidente dell’Università Agraria di Tolfa, ha tenuto a sottolineare l’importanza del km 0 e di allevamenti non intensivi, basati sul rispetto dei capi e del contesto territoriale, portando l’esempio del suo Ente. L’esigenza di promuovere una dieta mediterranea, indicata da tutte le istituzioni e le rappresentanze presenti al meeting, per Vernace non deve essere uno strumento per demonizzare l’allevamento, ma una linea guida verso un consumo di carne consapevole e morigerato: mangiarne meno, ma di altissima qualità e km 0, a tutela sia della salute che delle tradizioni locali, oltre che dell’economia del territorio.

Damiria Delmirani dell’Università Agraria di Civitavecchia ha tenuto a ricordare le iniziative intraprese proprio a favore di una corretta educazione alimentare, sviluppate già da anni con la collaborazione delle scuole e dell’Agraria di Tarquinia. Ha poi tenuto un accorato intervento sull’esigenza di aumentare l’attenzione sulla decarbonizzazione e sulla lotta per una qualità dell’aria migliore. Il professor Giuseppe Nascetti dell’Unitus e la professoressa Antonella Litta di ISDE hanno descritto ottimamente la situazione attuale in termini di inquinamento, giudicata critica, spingendo sull’esigenza di porre rimedio alla situazione, anche riattivando l’Osservatorio Ambientale e promuovendo indagini su ambiente e salute.

Vernace e Delmirani, assieme a Vincenzo Spanò dell’Università Agraria di Allumiere, hanno dimostrato la profonda volontà di cambiamento del comprensorio di Civitavecchia, auspicando politiche di ispirazione ecologica, studi ambientali, educazione per costruire cittadini più consapevoli.

A breve sarà redatta dai 7 Enti partecipanti, rappresentativi di un’importante parte dell’Alto Lazio, una agenda di azioni da intraprendere, ed il meeting sarà reso una tappa a cadenza fissa.

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