“La vivibilità della Città è l’indice probante che attesta la capacità di amministrarla o meno.
Strade in dissesto, marciapiedi inutilizzabili, viabilità resa impossibile  dai parcheggi selvaggi in corrispondenza delle più importanti vie cittadine e, ancora, parcheggi delimitati esclusivamente laddove con le strisce blu, si rende obbligatorio il versamento di un “obolo” da parte del cittadino la cui finalizzazione al momento appare esclusivamente imperniata sul fare cassa, parcheggi per le persone diversamente abili perennemente occupati perché utilizzati come alternativa valida alla carenza ormai cronica di parcheggi alla quale il cittadino male educato fa ricorso contribuendo ad un clima oramai da terzo mondo. Muri di strutture pubbliche, come il caso del Parco Pubblico di Boccelle, crollati e con le macerie lasciate  li in bella vista, a testimonianza per i posteri.
E’ questa la novità di amministrare, è questa la ventata di nuovo e pulito che qualcuno ha millantato nel proprio programma elettorale? Ad oggi  ripetiamo, salvo oramai improbabili e addirittura impossibili inversioni di tendenza, la Città è allo sbando, preda di un gruppo di persone che delle buone pratiche e della lungimiranza programmatoria, neanche conoscono l’esistenza e quindi la possibile efficacia.
Si vive del quotidiano per rincorrere le varie criticità, ammesso che si abbia la sensibilità per coglierle.
Questa amministrazione, assiste oramai impotente al manifestarsi delle varie situazione critiche e in questo modo fa finta,  per la  mancanza complessiva degli strumenti di cui abbiamo parlato, che tutto vada bene.
Ma il peggio è che il cittadino, il lavoratore e lo studente che vive la città, viene in questo modo posto di fronte ad una situazione diventata “grottesca” e non consona alle aspettative, tra impoverimento dei servizi e mancanza di decoro della città, sia estetico che organizzativo. Inoltre , quei rari progetti parzialmente portati con difficoltà a compimento,  seppur facenti parte di piani più ampi avviati dalla precedente Amministrazione sembrerebbero caduti nel dimenticatoio (vedi la variante 29 e il rapporto convenzionale con RFI), quando invece sarebbero funzionali all’alleggerimento della città dalle servitù e per avere in cambio, nell’ambito di accordi convenzionali, la possibilità di delocalizzare uffici e scuole per ottenere un tessuto urbano più rispondente al secolo che stiamo vivendo.
E continuando, l’area Italcementi, dimenticata da questa Amministrazione e abbandonata a se stessa, continua ad essere oltre che per il pericolo dato da un sito industriale nel degrado aggravato dalla presenza di amianto, una ferita nel tessuto urbano del centro cittadino e a divenire sempre più una occasione mancata di sviluppo legato al risanamento dell’area e alla sua riconversione urbanistica e quindi di lavoro per le Imprese locali e per i tanti disoccupati. I parchi sono abbandonati a se stessi ed è ancora lungi da venire, l’auspicato intervento di recupero e riqualificazione per restituirli alla pienezza della loro funzione.
Per non parlare del lavoro che manca, per il quale non si intravedono orizzonti rosei e che anzi risente di un   atteggiamento miope e a dir poco ostacolante e punitivo nei confronti delle attività commerciali ricettive, come la vicenda dei dehors attesta con immediatezza.
E poi, la non ricerca della coesione ed il distacco con il cittadino, sono i fendenti mortali che Cozzolino e la sua “ciurma”  stanno cercando di portare a bersaglio, forse e almeno  speriamo, senza neanche rendersene conto come le vicende legate ai disservizi idrici, alla raccolta dei rifiuti e alle pulizie delle strade insufficienti, l’assistenza sociale per pochi, le scuole comunali fatiscenti , le strutture sportive non valorizzate ed utilizzate razionalmente, stanno a dimostrare. E chi più ne ha , più ne metta.
Tutti elementi questi,  che lasciano capire che la Città ha bisogno di altro e che questo può essere proposto solo tramite la coesione e l’unità di intenti tra le forze cittadine sane , progressiste, le associazioni ed i movimenti,  che vogliono guardare ad un futuro e ad una Città migliore”.
Comunicato di Sinistra Italiana/Sel Circolo di Civitavecchia.

 

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