Urbanistica al centro del consiglio di ieri. Gli atti erano stati adottati da Moscherini. Flocccari: “Terminata un’importante opera di pulizia”. Piendibene: “Un’azione inefficace”

CIVITAVECCHIA – È stata una seduta fiume, quella di ieri, del consiglio comunale, terminato dopo l’una di notte. Un consiglio che, nella sua seconda parte, è stato dedicato all’urbanistica.
In particolare la maggioranza ha provveduto a ritirare dieci dei tredici programmi integrati di intervento e tre piani di zona risalenti al 2012.
«Si è terminata l’azione di pulizia della finta programmazione urbanistica di era Moscherini – ha commentato il presidente della commissione urbanistica Fulvio Floccari – ereditata e mantenuta dalla successiva amministrazione Tidei. Con questa seduta il consiglio comunale ha infatti celebrato l’ultimo atto della storia della cosiddetta “variante alla variante 29”, consegnando ai cittadini gli atti che erano stati loro promessi in campagna elettorale, nel 2014. Si trattava di una manovra di espansione urbanistica firmata Moscherini, un’azione scoordinata, insensata e ricadente spesso in aree a verde pubblico o comunque non edificabili. Abbiamo anche ritirato tre Piani di Zona, lottizzazioni di più grandi dimensioni, che erano lo scheletro di quel quarto Peep che avrebbe dovuto ospitare oltre 10.000 abitanti (mai pervenuti) e riversato migliaia di metri cubi di cemento sulla città, sulla base di presupposti di crescita totalmente falsati».
Contraria l’opposizione, non tanto per gli atti urbanistici in sé, quanto piuttosto per le modalità con cui si è arrivati a questa seduta. Per Piendibene, infatti, si tratta di un atto inefficace. «Nel 2012, quando Moscherini portò i 13 programmi integrati in consiglio – ha ricordato – votammo contro. Nell’anno e mezzo di amministrazione volevamo valutare se ce ne fosse qualcuno da valorizzare o meno; il tempo per poter deliberare, secondo le norme di salvaguardia, era di cinque anni, con scedenza quindi nel 2017. Dal 2014 ad allora il M5S non ha fatto nulla, quindi oggi è praticamente inutile. Inoltre hanno ritirato dieci programmi integrati su tredici, a quanto pare perché due di competenza della giunta che non avrebbe concluso i lavori e un atto non notificato a tutti i proprietari. Se di questione di principio si tratta, questo deve valere per tutti».
Approvata poi la variante urbanistica – questione portata all’attenzione del consiglio due anni fa da Massimiliano Grasso – per l’intervento di ristrutturazione ed ampliamento del complesso parrocchiale di Sant’Agostino, oltre ad altre delibere tra cui il riconoscimento della la Cittadinanza Onoraria all’11 Reggimento Trasmissioni ed al 7 Reggimento CBRN “Cremona. Domani mattina si torna in consiglio per discutere interrogazioni, mozioni ed ordini del giorno rimasti.

Fonte Civonline

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