“Non possono che definirsi fallimentari le politiche, adottate da Zingaretti nella gestione del personale regionale e dell’organizzazione del lavoro: il frutto della totale mancanza di precise strategie e di una evidente confusione, politica e amministrativa. Stendendo un velo pietoso sugli sprechi milionari per le innumerevoli consulenze esterne, in questi 5 anni abbiamo assistito in maniera illogica e insensata a decine di riorganizzazioni delle Direzioni e delle Aree, con accorpamenti, divisioni, soppressioni e successive riproposizioni di strutture. Facendo tutto e il contrario di tutto rispetto a quanto promesso in campagna elettorale: appena la Giunta si insediò, ad esempio, espresse la volontà di ridurre le Direzioni regionali, da 12 a 10. E’ sufficiente visitare il sito della regione per verificare che, da allora ad oggi, le Direzioni sono state portate a ben 17, oltre a un segretariato generale aumentato a dismisura e con funzioni modificate, non più struttura di diretta collaborazione, ma vera e propria direzione generale. Una mossa per accontentare amici e sodali? E i famigerati risparmi? E’ necessaria, dunque, ben altra politica del personale, che parta dalla reale valorizzazione delle risorse interne. E’ evidente che per alcune figure si potrà ricorrere anche all’esterno, ma in termini assolutamente ridotti e nei limiti della legge, evitando un’invasione indiscriminata e ingiustificabile, come con Zingaretti. L’impegno della nuova Giunta, inoltre, dovrà essere quello di garantire, privilegiando il merito e la competenza, ma anche l’esperienza lavorativa, percorsi che diano al personale prospettive reali e certe di carriera. Insomma, serve un modello condiviso, il cui fine sia quello di assicurare uno strumento operativo adeguato per andare incontro alle prossime sfide politiche ed amministrative”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.

 

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