ORA TEMPI BREVI DI ATTUAZIONE.

“Apprendiamo con soddisfazione la firma dell’intesa tra il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ed il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso per il passaggio dei porti di Ortona e Pescara all’ Autorità portuale del Tirreno centro-settentrionale con sede a Civitavecchia – dichiara Stefano Cenci Presidente della sede Unindustria Civitavecchia – Unindustria ha da sempre sostenuto fortemente questa scelta ed ora ci auguriamo che il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio esprima parere favorevole  a tale trasferimento e che il tutto possa avvenire in tempi brevi ed in conformità a quanto previsto dalla nuova disciplina portuale.

Il collegamento fra il Mar Tirreno ed il Mar Adriatico consentirebbe all’Italia centrale, mediante le Regioni Lazio e Abruzzo, di operare come ponte naturale tra  l’Europa Occidentale e i Balcani, o comunque con l’Oriente.

Questo collegamento funzionale si presenta inoltre perfettamente in linea con la politica europea dei corridoi favorendo ed incrementando la ripresa dei traffici dei rispettivi porti – prosegue Cenci – . Si potrà dare continuità, ad esempio, al traffico navi ro-ro e ro-pax proveniente dalla penisola iberica con i veicoli poi diretti ai Balcani/Oriente e che, ora, si avvalgono di altri porti. Sotto questo profilo il collegamento Civitavecchia-Ortona/Pescara ridurrebbe anche la circolazione dei mezzi pesanti sulle strade con evidenti benefici sia per l’ambiente che per la sicurezza della circolazione. Tra l’altro, è condivisibile l’auspicio di un compiuto collegamento infrastrutturale trasversale tra Mar Tirreno ed Mar Adriatico (completamento Fondo Valle Sangro, sistema autostradale A24/A25, SS652) affinché le connessioni con la sponda balcanica siano effettivamente realizzabili.

Crediamo che lo scalo laziale ed i porti abruzzesi svilupperebbero una complementarietà in grado di valorizzare le vocazioni dei territori e di chi vi opera senza determinare problematiche di concorrenzialità –conclude Cenci -. Inoltre, avere un unico interlocutore istituzionale, in grado di sviluppare una visione di sistema più ampia, contribuirà a favorire da un lato, investimenti mirati, e dall’altro, l’uso razionale degli spazi portuali e retroportuali; il tutto con evidente beneficio degli operatori e degli imprenditori che vorranno investire in tali porti.”

 

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