“Sono passati ormai due mesi dalle dimissioni dell’architetto Pantanelli da assessore alle opere pubbliche-urbanistica-manutenzioni, ecc. ecc. E per quel che si sa il sindaco, a tutt’oggi, sta ancora “valutando” i curricula dei candidati che si sono proposti per ricoprire l’incarico.

Noi del POLO CIVICO, unitamente ai molti cittadini che affrontano ogni giorno disagi di ogni genere, ci domandiamo come una città dalle tante e diverse problematiche come la nostra possa essere lasciata per così lungo tempo senza una guida strategica in settori sicuramente nevralgici e delicati per la vita civile. Senza cioè che vi sia la figura politica che realmente si faccia carico di affrontare l’assieme delle carenze che si presentano e sia tenuto ad assumersi la responsabilità  di dettare i criteri con cui misurarsi con esse e darvi soluzione, nonchè a fornire i necessari indirizzi programmatici e di sviluppo della città.

A questo punto, se si volessero elencare le cose che non vanno la lista sarebbe veramente lunga  e deprimente. Basterebbe fare un giro per le strade cittadine e annotare ciò che accade. Ci limitiamo a ricordare che rientrano nei tanti disastri da cui è colpita la città il crollo della rete fognaria di Via Giordano Bruno che da due anni attende di essere messa in sicurezza nonostante una sentenza del giudice datata 26/09/2016 sia intervenuta per imporre l’intervento. Buche e voragini si aprono con frequenza nel manto stradale mettendo in serio pericolo l’incolumità di quanti circolano a piedi o su veicoli di ogni genere, le opere edili vanno incontro a impensabili lungaggini o divieti, le condotte dell’acqua continuano ad essere sottoposte a vistose perdite nonostante le assicurazioni  del Pincio e le interruzioni nella erogazione continuano bellamente nonostante il – o a causa del – cambiamento di stagione. Insomma, si va da un disservizio all’altro.

         Stante la situazione, un’osservazione è d’obbligo. Poiché nella pratica gli assessori sono scelti tra esponenti delle forze politiche al governo della città, e nel caso a governare è  un monocolore, non sarebbe stato più funzionale chiamare a ricoprire il ruolo di assessore un adepto al movimento ovviamente provvisto dei requisiti necessari ? E perché invece, mentre la città sprofonda, il sindaco che ha il dovere primario di affrontare i problemi della comunità sta ancora impiegando del tempo prezioso per esaminare le qualità dei candidati ? Vi sono forse in  campo altre questioni o altri interessi?”.

Comunicato del Coordinamento del POLO CIVICO Mauro Campidonico,  Francesco Castriota,  Giuseppe Fresi.

 

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