Non solo code interminabili per visionare foto e filmati delle multe comminate grazie all’utilizzo degli odiatissimi (dagli automobilisti) dispositivi quali photored e targa-system (al punto che moti cittadini ci riferiscono di aver dovuto rinunciare, impossibilitati dalla lunga coda, a visionare i filmati).
Avversione e lotta al Photored, la quale, ricordiamolo, è stata un grande cavallo di battaglia della campagna elettorale 2019 dell’allora Consigliere di opposizione Massimiliano Grasso, il quale però, divenuto oggi Vicesindaco addirittura con Delega alla Polizia Municipale, non ha eliminato il diabolico dispositivo, anzi, sembra che l’Amministrazione stia incassando cifre milionarie.
Ma non solo. Segnaliamo ai cittadini anche una gestione delle multe che, per averla subìta personalmente, ci appare completamente nel caos. Ci riferiamo a contravvenzioni regolarmente pagate entro i 5 giorni, ad esempio a dicembre, il cui pagamento il Comando dei Vigili riferisce di non aver ancora, a febbraio, ricevuto dal comune, e per questo emette a carico del multato che ha correttamente pagato nei termini, un “accertamento di violazione” pari al doppio di quanto pagato. Il tutto arriva per raccomandata. Al multato, non resta che prendere un giorno di ferie dal lavoro, mettersi in fila presso il Comando, e presentare il corretto pagamento. Sempre, ovviamente, se non lo ha smarrito, perché in quel caso, dovrà pagare il doppio, più quello già pagato.  Ma chi paga la raccomandata che la Polizia municipale ha inviato illegittimamente? Ovviamente, tutti noi cittadini!
Ma siamo incappati in fattispecie ancora più gravi.
Capita pure che la Polizia Municipale permetta a GEFIL (che recupera le somme per il Comune) di effettuare un fermo amministrativo illegittimo che riguarda anche una multa già pagata e precedentemente oggetto di corretto sgravio da parte della Municipale. L’inerzia del Comando, per quasi un mese, al fermo amministrativo operato da Gefil, fa si che il malcapitato sia costretto a fermare l’auto (per non incorrere in multe fino a 2.000€ nonchè al mancato intervento dell’assicurazione in caso di incidente), e ad affittare un mezzo per potersi spostare e lavorare, ma che non potrà probabilmente fare il ricorso nei tempi giusti contro Gefil, a causa dell’inerzia, di quasi un mese, della Polizia Municipale. Tutti questi danni verranno allora, con tutta probabilità richiesti alla Municipale, e quindi al Comune. E a pagare saranno sempre i cittadini.
Ci chiediamo allora quanto questa mala gestio delle multe sia diffusa, ed è per questo che chiediamo ai cittadini di comunicare al Codacons in via Giusti n.22, o tramite e-mail ( codacons.civitavecchia@gmail.com) che avessero subìto una richiesta di importo raddoppiato di una multa già pagata, oppure fermi amministrativi dell’auto che hanno per oggetto, anche qui, multe già pagate.
Codacons Civitavecchia
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