Proili fake, leoni da tastiera e censori dell’ultima ora, account oscurati: il caso Gorla.
Anche a Civitavecchia l’arena si sposta sui social network. E intanto la città resta abbandonata.
Già qualche mese fa avevano per così dire, denunciato la moda, anche civitavecchiese, di sfogare i propri istinti e divergenze politiche sul web o meglio sui social network. Una piazza virtuale dove sfogare le proprie repressioni e magari celarsi in uno dei tanti profili finti per attaccare questo o quell’avversario politico. E il gran caldo di queste settimane non ha fatto altro che aumentare lo scontro politico e diciamo pure civile, tra profili bloccati, denunce annunciate  e minacce più o meno velate. Ovviamente non entriamo nell vicende singole, ma quanto sta accendendo sul web per una comunità relativamente piccola come quella di Civitavecchia nasconde una situazione preoccupante.  Articoli commentati e magari non graditi al leone da tastiera di turno che inizia a sfoderare insulti di ogni tipo, ed ora,ultima nota quella della segnalazione per bloccare l’account, vedi il caso di Pierluigi Gorla: leone da tastiera magari ben identificato politicamente e cosa ancora più grave che nessuno di quello schieramento che ne prenda le distanze. Del resto la cacciara e l’insulto sono l’humus per una classe politica il cui livello bassissimo è noto a tutti. Ci sarebbe da divertirsi se non fosse altro che spesso vengo messe in piazza vicende personali più o meno piacevoli, coinvolgendo anche ignari parenti. Insomma una vera e propria caccia all’uomo che non risparmia nessuno, cronisti compresi, magari rei di aver denunciato quello che non va o che dovrebbe essere fatto è subito identificati come il nemico da abbattere. Un consiglio: il web è una piazza aperta, libera e per questo visibile più o meno a tutti. Un boomerang che rischia di colpire anche quei fenomeni da baraccone che, spesso, hanno colpito anche la nostra redazione. Persone insignificanti, ovviamente, pronte a nascondersi dietro profili fare ma a cui consigliamo una bella visita specialistica. Si facciano aiutare perché vivere la propria vita dietro un profilo falso e con il dovere a tutti i costi insultare è veramente triste. Da persone malate.

 

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