Ormai è guerra dichiarata tra sindaco e presidente del consiglio. Siamo arrivati al punto che il primo cittadino abbia fatto in modo di negare a dirigenti ed impiegati (precettati?) di essere a disposizione della Riccetti per pratiche, evidentemente non gradite, al primo cittadino. L’ultima notizia è che il sindaco, presenziando alla conferenza, abbia negato il diritto ad intervenire ai capigruppo al grido: «Lasciateci lavorare!».

capigruppo

Il fatto. La presidente Alessandra Riccetti, a seguito della conferenza dei capigruppo dello scorso 19 settembre, ha scritto alla Cordella chiedendo copia della relazione. Incredibile la risposta del segretario generale: “la richiesta di accesso agli atti deve essere presentata dai singoli consiglieri, non per interposta persona”.
Il seguito della risposta, evidenzia chiaramente i timori di Cozzolino e della Cordella: “Si ricorda che i consiglieri comunali devono mantenere il segreto d’ufficio”. Alla faccia della trasparenza: cosa c’è dietro la Sgr di tanto delicato? La presidente Riccetti non ci sta e l’11 ottobre risponde alla Cordella, spiegando che per esercitare il ruolo un garanzia e trasparenza si è fatta carico nell’esercizio delle proprie prerogative di richiedere la documentazione Sgr su istanza della conferenza dei capigruppo. Passa un mese e la risposta non arriva, tanto che la presidente Riccetti decide di rivolgersi al Prefetto di Roma, chiarendo il proprio ruolo, specificando i termini della richiesta avanzata e soprattutto contestando l’operato della Cordella.

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