(Seconda Parte)

Prevenire, è certamente meglio che curare, sia in termini di salute che della vita umana, ma anche in termini economici, perché curare ha un costo molto rilevante per tutta la collettività. Questo non vuole essere certamente un coso di scuola  guida, ma  visto che tutti, per un motivo o l’altro, in un modo o in un altro, utilizziamo quotidianamente la strada, proviamo insieme a ripassare un po’ di regole fondamentali in modo da farle proprie e di farne uso, cercando in questo modo di innalzare, per quanto possibile, il livello di sicurezza, anche se come accennato in apertura, ho più volte toccato questo argomento, ma che comunque rimane di scottante ed importantissima attualità.
Cominciamo con i pedoni, considerati la categoria più debole e quindi vulnerabile dal Codice della Strada. Quando gli attraversamenti pedonali sono presenti ad una distanza compresa nei cento metri dal pedone stesso, è obbligo che questi per attraversare la strada,  ne facciano uso (in difetto, anche i pedoni sono sanzionabili dalle norme del Codice); naturalmente approcciandosi ad attraversare la sede stradale, si dovrà comunque fare attenzione, verificando che i veicoli in transito, abbiano effettivamente l’”intenzione” di fermarsi e comunque il pedone, non dovrà attardarsi o fermarsi sulla sede stradale. Il pedone deve utilizzare i marciapiedi, qualora questi siano esistenti, diversamente debbono camminare in direzione contraria al flusso dei veicoli ed il più vicino possibile al margine della carreggiata e di notte utilizzare una torcia, un braccialetto luminoso, o comunque strumenti rifrangenti, atti ad essere individuato dai veicoli in transito, specie fuori dei centri abitati e comunque laddove l’illuminazione pubblica sia in ogni caso carente, o inesistente.  I pedoni, scendendo da un mezzo di trasporto pubblico di linea, dovranno attraversare sempre dietro il mezzo, in modo tale da avere la completa visibilità dei veicoli che provengono da dietro. I ciclisti, o conducenti di velocipedi, così come definiti dal Codice, debbono utilizzare i mezzi di protezione individuale previsti, attivare l’illuminazione anteriore e posteriore di notte ed in ogni caso di scarsa visibilità, rispettare la segnaletica stradale verticale ed orizzontale, come previsto per tutti gli altri veicoli, salvo particolari deroghe per la specifica categoria, eventualmente indicate dalla  segnaletica stradale, marciare in fila indiana fuori dei centri  abitati e comunque il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, rispettando soprattutto e dico soprattutto, perché il più delle volte non accade, i segnali dei semafori, ma anche quelli manuali degli agenti eventualmente preposti al traffico, nello specifico, fermarsi quando il semaforo emette luce rossa nella loro direzione, o quando l’alt è dato dall’agente che alza verticalmente il braccio nella loro direzione.

 

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