“Probabilmente, per l’impegno e il grande lavoro profuso tra Azienda e Governo, potremmo apparire nei confronti delle OO.SS., INGRATI.
Ma a Civitavecchia, per l’ennesima volta, come nel 2003 e 2004, i lavoratori dovranno subire ancora una volta l’umiliazione della CIG straordinaria, un altro periodo di ansie e preoccupazioni per le lavoratrici e lavoratori, sopraggiunto dopo gli ultimi due anni passati in contratto di solidarietà.
Le OO.SS confederali però dovrebbero spiegarci il motivo per il quale hanno volutamente escludere l’Enel da questa vertenza.
Una vertenza concertata ad alti livelli e nelle segrete stanze che non ci soddisfa, e ne troviamo conferma in quanto detto dal sindacalista intervenuto al MISE che ha detto che è tardi per trovare altre soluzioni che mettano a rischio la CIGS e che GLI ASSUNTI IN ENEL DENTRO TVS SI CONTANO SULLE DITA DI UNA MANO!!!!
Gli consigliamo, di farsi un giro in Centrale tra i lavoratori per rendersi conto della stupida affermazioni che ha fatto.
A CIVITAVECCHIA NELLA CENTRALE TIRRENO POWER CI SONO “A RISCHIO” 60 EX DIPENDENTI ENEL UOMINI E DONNE TRA I 45 E 58 ANNI, quindi circa 1’80% dei lavoratori. Caro sindacalista, ci rendiamo conto che vivi in un mondo diverso dal nostro, ti chiediamo perché non ci spieghi e non ci dici la verità che ti porta a difendere il grande colosso energetico ENEL? Senz’altro sei un suo dipendente?
Ti saresti dovuto informare meglio e batterti sul rispetto della convenzione, ma forse preferisci servire il tuo datore di lavoro, vergogna.
E’ inaccettabile che si ricorra all’intervento con i soldi dei cittadini, è necessario che si agisca con coscienza e si chiami Enel al tavolo per costringerla a rispettare gli accordi, ma forse le OO.SS. hanno troppi interessi ben superiori alla sorte dei dipendenti Tirreno Power.
Quindi non ci arrendiamo e per fare rispettare gli accordi presi a livello di Presidenza del Consiglio dei Ministri a tutela dei lavoratori e della città di Civitavecchia, andremo avanti per la nostra strada.
E per questo siamo pronti a manifestare sotto tutte le sedi istituzionali e di rappresentanza dell’ENEL, su questo chiediamo il sostegno del mondo politico e sociale della città.
Sarebbe ora che certi sindacalisti si dimettano e tornino a lavorare, i lavoratori non hanno bisogno di persone come loro, ma di chi li possa rappresentare degnamente”.

Lo ha comunicato un gruppo di lavoratori Tirreno Power di Civitavecchia.

 

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