“Il messaggio che arriva in queste ore dalla Capitale è forte e chiaro, oltre che inquietante: l’acqua potabile si sta esaurendo ed il rischio che corriamo è enorme. Un problema sociale di fronte al quale nessuno può restare indifferente. Perché se l’acqua dolce scarseggia è doveroso volgere lo sguardo verso la distesa marina che circonda la terra emersa. Dissalare il mare è forse la soluzione? E’ un’opzione che ci sentiamo di proporre. La dissalazione, come si saprà, è il processo di rimozione della frazione salina da acque marine, al fine di ottenere un liquido a basso contenuto salino; l’acqua dissalata è poi impiegata per uso alimentare, industriale o per il raffreddamento di impianti di varia natura. L’apparecchiatura utilizzata viene chiamata dissalatore (impropriamente detto  distillatore d’acqua), e le tecniche di dissalazione fanno capo a tre tipologie di impianto: evaporativa, per permeazione e per scambio ionico. Ad oggi sono numerosi i Paesi che usufruiscono di tali impianti soprattutto in Arabia Saudita, nei Paesi del Golfo e in Australia. Chiaramente non è nostra intenzione entrare nel tecnicismo ma semplicemente avanzare, in questo momento di difficoltà dovuta all’emergenza idrica che il nostro territorio sta vivendo, una proposta concreta all’Enel spa affinché si attivi per predisporre un impianto di dissalazione o, in secondo luogo, una struttura di depurazione delle acque salmastre prelevate dai pozzi, tecnica quest’ultima adoperata attualmente in alcune città laziali. Un accordo Comune-Enel sarebbe decisivo e strategico per la risoluzione della problematica e, contestualmente, potrebbe comportare notevoli benefici anche a livello comprensoriale.
Questa la nostra idea. E’ chiaro che i tecnici comunali ed i professionisti di Enel dovrebbero sedersi attorno ad un tavolo per valutare se questa nostra proposta potrebbe essere presa in seria considerazione, con la concreta possibilità, in caso affermativo, che Civitavecchia diventi leader nell’approvvigionamento di acqua potabile.
In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera nel 2013, Enrico Drioloi, professore emerito dell’Università della Calabria, affermava: “La dissalazione delle acque, sia saline che salmastre, sarà probabilmente lo strumento principale per affrontare il water stress, la scarsità di acqua nel mondo”. Dunque il nostro augurio è che il Sindaco Cozzolino e  l’assessore all’Ambiente Manuedda sappiano cogliere i nostri consigli celermente e trasformare questa proposta in un progetto reale, utile per la collettività”.

Comunicato di Forza Italia Civitavecchia.

 

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