La situazione ereditata è drammatica.

Ma questo lo si sapeva già, se è vero, come è vero, che la perdita dell’esercizio 2019 è pari a circa 2,3 milioni di euro, per quanto si sia cercato di nasconderlo, fino a pochi mesi fa, con la complicità di qualche forza politica.
Le responsabilità di tale sfacelo sono chiare.

D’altra parte il Cda precedente, preso atto del disastro gestionale, si è dimesso nello scorso mese di dicembre, un anno e mezzo prima della scadenza.
Senza voler infierire, però, una cosa va detta: la precedente amministrazione ha avuto la possibilità storica, con CSP, di ripartire da zero, dopo i pesanti errori del passato.

A Fine 2017, aveva una azienda che partiva da zero.

L’amministrazione ed il precedente Cda, hanno potuto riscrivere da capo statuto, contratti di servizio, organigramma, ecc.

Bene, se questo è il risultato, possiamo concludere come hanno fallito su tutto.
Alla base del disastro, c’è certamente un mix di inadeguatezza e pressappochismo.
Ma quello che fa più male è che per arrivare a tal punto, i cittadini hanno dovuto pagare ai precedenti Organi Amministrativi complessivamente circa Euro 629.574 mila, oltre ad uno stuolo di  consulenti e affidamenti che sono costati Euro 471.181.

Avete capito bene: oltre un milione di Euro … un milione di Euro dei Civitavecchiesi.

Oggi ci si chiede di intervenire, per porre rimedio al disastro degli ultimi due anni, pagato così profumatamente dai cittadini.
Per prima cosa va detto che intuendo i sacrifici da fare, i primi a farli sono stati gli attuali amministratori che costano  un decimo dei precedenti.

Inoltre nessuno ha ricevuto o riceverà un euro di rimborso spese secondo la pratica inamissibile che ha caratterizzato il recente passato.

In questo senso ringrazio pubblicamente la dott.ssa Valentina San Felice.

E con l’occasione vorrei ringraziare anche due dirigenti che hanno dimostrato attaccamento all’ azienda rinunciando a circa 9.000 euro di retribuzione annua.

Spero che altri li seguano nell’esempio.
Si sta, insomma lavorando sul contenimento dei costi, sebbene qualche politico faccia finta di non capirlo.
Ma ovviamente, il piano di risanamento a cui stiamo lavorando, si articola anche in una serie di aumento dei ricavi.

Non potrebbe essere altrimenti.

Da questo punto di vista – contrariamente a quanto sostenuto da alcuni politici – si sta cercando di pesare il meno possibile nei confronti del Comune.
Stiano tranquilli tutti quindi. Anche quelli che hanno taciuto e collaborato al disastro gestionale degli ultimi due anni. Lasciateci lavorare.

Civitavecchia lì 7.4.2020

Il Presidente Avv. Antonio Carbone

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