Riceviamo dal Direttivo del Centro Studi Aurhelio:

Noto esponente dell’ANPI e del sedicente antifascismo, ruba i fiori davanti alla lapide delle vittime del bombardamento.

Nella giornata di oggi abbiamo assistito al più grande abominio e vilipendio delle vittime, mai accaduto. Un ometto dimesso, con il favore della disattenzione generale verso i fiori deposti sotto la lapide, a fine manifestazione si è appropinquato verso la lapide e scorgendo che un mazzo di fiori era di una organizzazione non di suo gradimento, ha pensato bene di impossessarsene e scappare via di furbescamente.

Avvisati della sparizione, ci siamo girati intorno e non abbiamo più visto nessuno. Attraverso un veloce giro di orizzonte siamo risaliti all’eroico autore del gesto che, alla richiesta se fosse stato lui a rubare i fiori, lo ha ammesso vantandosene platealmente. Probabilmente in preda ad una sorta di onnipotenza derivante da una non conosciuta necessità di essere insignito di qualche medaglia a riguardo, facendosi reggere ha iniziato a blaterare parole in libertà sicuro di stare bene al sicuro.

Bene, gli alleati degli alleati che, dai tetti, segnalavano dove e cosa bombardare ai loro amichetti, stamattina hanno raggiunto un nuovo record, quello di trafugare un omaggio floreale ai morti. Un traguardo che solo un esponente dell’ANPI poteva raggiungere e che ne descrive perfettamente il tratto stilistico, perfettamente allineato con quello dei suoi antenati. Al mordi e fuggi dell’eroismo paritigiano, oggi si aggiunge quello del vilipendio alle vittime dei bombardamenti ed alla razzia dei fiori dedicati ai morti. Un bel traguardo. Applausi. Sipario.

Direttivo del Centro Studi Aurhelio

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