Civitavecchia è entrata nei Comuni ricicloni del Lazio.
Nonostante l’operato della Giunta Tedesco, ci verrebbe da dire. Ricordiamo infatti che il passaggio della raccolta rifiuti da stradale a porta a porta fu fortemente osteggiato nella campagna elettorale del 2019: fu solennemente promesso che sarebbe stata presto abolita, fu approvata una delibera di giunta per il passaggio alla raccolta stradale “intelligente” a luglio 2020 e non c’è occasione in cui i nostri amministratori non provino a partecipare a bandi pubblici extracomunali per cambiare nuovamente metodo di raccolta.
E’ stato tolto un giorno di raccolta della plastica, è stato introdotto il sistema del “insegui il compattatore” con la raccolta itinerante della plastica il sabato mattina e tante altre piccole inefficienze che hanno raggiunto l’obiettivo di far scendere di più di 10 punti percentuali la frazione differenziata totale. Ricordiamo infatti che a solamente pochi mesi dall’inizio di questo nuovo sistema, nonostante le tante difficoltà ancora da affrontare, Civitavecchia era già arrivata al 75%.

E chi ha ora la faccia di bronzo di provare a prendersi meriti palesemente non suoi, anzi, ottenuti nonostante il dichiarato intento di “far saltare il banco”?
La coppia Tedesco-Magliani. Incapaci di realizzare quanto promesso, incapaci di trasformare in atti concreti persino le proprie delibere di giunta, incapaci di mettere in atto il proprio programma elettorale, all’attuale amministrazione non rimane da fare che rassegnarsi all’inconsistenza della propria azione amministrativa e provare a prendersi meriti altrui.

Noi lo avevamo promesso, lo abbiamo realizzato, e avevamo anche tracciato il percorso futuro su cui bisognava muoversi, su tutti l’attivazione della raccolta differenziata puntuale e la creazione di un impianto di compostaggio aerobico dimensionato sulle quantità di rifiuto organico cittadine.
Loro brancolano nel buio, in 3 anni di amministrazione non hanno apportato alcun miglioramento significativo ed ora si prendono meriti che non sono affatto i loro. Compresi quelli economici, perchè solamente grazie al nostro lavoro e alla nostra pianificazione il costo totale del servizio è diminuito ed ha consentito all’attuale amministrazione di poter applicare sconti a determinate categorie colpite in particolar modo dalla pandemia. Se nei primi mesi del 2019 li avessimo ascoltati, la raccolta differenziata porta a porta oggi non sarebbe realtà e la grande quantità di rifiuto indifferenziato, vero costo della filiera, avrebbe gravato enormemente sulle tasche delle famiglie.

Una triste pagina di malapolitica per la nostra città.

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