Un uomo ai margini della società: un senzatetto. Una scommessa vinta quella di Pietro Benedetti che ha proposto il suo spettacolo sulla vita di Alfio Pannega ai giovani dell’Indirizzo Alberghiero Cappannari e Turistico Croce. Gli studenti hanno infatti compreso il fascino e il messaggio di quest’uomo non violento e pacifici sta, amante della natura e di tutti gli esseri viventi.
Pietro Benedetti ha riportato  in vita il personaggio interpretandolo con empatia ed entusiasmo attraverso un monologo, offrendo spunti di riflessione e arricchimento culturale.
“Questo singolare personaggio ci insegna che la giovinezza non conosce età: l’importante è come si è dentro” hanno raccontato gli studenti che al termine dello spettacolo si sono affollati intorno all’attore. “Dalle poesie di Alfio traspare amore per la natura e per la vita, meravigliosa seppur travagliata” Poeta d’osteria Alfio sapeva citare a memoria i versi danteschi dimostrando di possedere un amore incondizionato per i libri e la letteratura. Alfio credeva nel rispetto e nella protezione di quel frammento di natura che nasce nel cemento, sosteneva la salvaguardia dell’ambiente, vivendo in simbiosi con i suoi fedeli animali. «Ma questa campagna io la vedo abbandonata, non so se così si può andare avanti» Lo spettacolo  è tratto dal libro “Allora ero giovane pure io” di Alfio Pannega per Ghaleb Editore ed è stato preceduto dalla proiezione del film corto “La Gatta” di Daniela Viche  Pietro Benedetti proponendo  le due forme di comunicazione, cinema e teatro, come l’espressione più coerente alla comprensione delle emozioni date dalla memoria.

 

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