In via G. Bruno ancora nessun lavoro. I residenti scrivono al Prefetto.
L’avvocato Bianchini, dopo aver ottenuto dal Tribunale di Civitavecchia l’ordinanza nei confronti del Comune (per ora disattesa) di immediato ripristino delle condizioni di sicurezza per l’igiene e l’incolumità pubblica, alla fine dello scorso mese di novembre
ha scritto al Prefetto Paola Basilone «affinché, considerata la grave situazione di pericolo per l’incolumità pubblica, evidenziata anche dalle relazioni del Vigili del Fuoco attestanti una situazione in continua evoluzione peggiorativa, tenuto conto altresì
dell’ordine imposto dal Tribunale di Civitavecchia mai ottemperato, e quindi della grave quanto ingiustificata inerzia del Sindaco del Comune di Civitavecchia, voglia adottare – si legge nell’istanza – tutte le misure ed i provvedimenti ritenuti
necessari per la messa in sicurezza dei luoghi, a tutela della pubblica incolumità dei cittadini, anche in considerazione della circostanza che imminenti eventi atmosferici potrebbero comportare un improvviso mutamento peggiorativo dello stato
dei luoghi». La Procura della Repubblica di Civitavecchia faceva effettuare un immediato sopralluogo ai Vigili del Fuoco che rilevavano “un ampliamento significativo della voragine in fase attiva, nella zona cortile condominiale di via Giordano Bruno n.16, Interveniva altresì personale della locale ASL che constatava la grave insalubrità dell’ambiente”.
”Ad oggi – prosegue l’avvocato Bianchini – la situazione continua a peggiorare di giorno in giorno mentre l’Amministrazione
comunale continua a rimanere inerte anche dinanzi all’ordine imposto dall’Autorità Giudiziaria trincerandosi dietro la scusante di essere in attesa del progetto commissionato da circa due anni a professionisti esterni alla pubblica amministrazione.
Per l’azione di dilavamento, conseguente all’apertura della voragine, e alle concomitanti piogge si temono, come altamente
probabili, ulteriori smottamenti con coinvolgimento delle strutture abitative limitrofe e tratti di strada urbana. In tutto questo il Sindaco Cozzolino: “Partiamo con 40mila euro, nel frattempo si procede con l’accertamento tecnico preventivo per accertare le
responsabilità del crollo”.

 

 

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