I commercianti locali “ringraziano”. Non rimane altro che aspettare la Befana.
Aria di Natale ma divampano subito le polemiche. I mercatini organizzati sotto il patrocinio di Palazzo del Pincio hanno subito innestato tutta una serie di polemiche tra i civitavecchiesi ed anche i commercianti locali, ancora una volta non coinvolti nella organizzazione degli stessi, non hanno di sicuro digerito la presenza ingombrante di un mercatino la cui qualità è tutta da discutere e che sembra la riproposizione invernale di quanto fatto nei mesi estivi. Come detto non sono mancate le polemiche, sfociate ovviamente sui sociale network con la presenza di bancarelle che nella maggior parte dei vasi nulla o poco hanno a che vedere con lo spirito natalizio; un fierone di cui i civitavecchiesi avrebbero fatto volentieri a meno e che rappresenta l’ennesima mazzzata per gli esercenti locali. In un periodo di crisi, infatti, ben avrebbe dovuto il Pincio allestire iniziative che potessero coinvolgere maggiormente i commercianti locali che, con il periodo natalizio, potrebbero magari risollevare le vuote casse e guardare con ottimismo al nuovo anno. Invece si è pensato bene di allestire decine di casette di legno, proprio di fronte ai commercianti storici che pagano le tasse tutto l’anno, con. L’ovvio risultato di creare malcontento. Senza dimenticare, l’ultima finezza dell’assessore competente al ramo del commercio, quel luna park in bella mostra e nella zona più ventosa della città dove un tempo sorgeva la famosa statua del banco, simbolo, per molti illuminati grillini, della più becera cultura americana. Se il Natale nell’immaginario degli attuali governanti è il solito mercatino di cineserie ed un lunapark, salutati con entusiasmo dal solito assessore, c’eè solo da attendere l’arrivo, il ,prima possibile, della Befana.

 

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