CIVITAVECCHIA – “Una nuova provincia parte bene quando c’è condivisione. Per questo è importante che si comprenda che le fughe in avanti non fanno bene a questo progetto”.
Così il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, interviene in merito al riassetto istituzionale del territorio a nord dell’Area metropolitana, invitando i colleghi a rientrare nell’alveo di una discussione ancora tutta da articolare e che non ha mai contemplato fino ad oggi, negli incontri che si sono tenuti, ipotesi di collocazione dell’eventuale capoluogo, né autocandidature di sorta.
“Quanto leggo sugli organi di stampa in ordine all’identificazione del possibile capoluogo non ci trova assolutamente d’accordo. Fin dal mio insediamento, ho ricercato soluzioni condivise e ciò è possibile solo se si ragiona in termini di territorio, e non soltanto del proprio Comune. Le battaglie avviate assieme ai Sindaci del comprensorio sull’ambiente, sui rifiuti, ma anche sui progetti da costruire assieme, stanno lì a dimostrarlo: dall’inceneritore alla superstrada da completare, dal biodigestore alla sanità o al turismo, sono numerosi i casi in cui Civitavecchia ha dialogato con altre realtà, mantenendo una sua centralità basata non sui proclami, ma su una naturale autorevolezza che proviene dalla sua storia e che prosegue con la capacità della nostra città di essere un punto di riferimento per l’Alto Lazio e per il Centro Italia. Civitavecchia, seppure con qualche fatica e a dispetto di qualche suo cittadino cui questo non piace, sta imparando ad amarsi e a rispettarsi, rispettando al contempo tutte le altre realtà, con le quali è necessario condividere i percorsi comuni. È il caso che qualcuno, evidentemente mal consigliato, ne prenda atto e lo tenga per il futuro nella debita considerazione”, conclude Tedesco.

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