Smantellato il servizio ritiro ingrombranti, uno dei pochi attivi tanto da aver aumentato la raccolta di circa il 300%.
“Va rimosso. Agisce al di fuori di ogni regola”. Questo l’appello della sindacalista Fabiana Attig (UGL) sull’operato di Nicchi (liquidatore HCS e partecipate) al governo pentastellato cittadino. Nel merito la Attig denuncia “nuovi ordini di servizio atti a
privilegiare alcune figure rispetto ad altre”, un comportamento che, secondo la rappresentante dell’Ugl, la dice lunga
sulla limpidezza e sul rispetto che Micchi ha verso le organizzazioni sindacali. “Assistere ad atti scriteriati ed unilaterali – afferma Attig – senza che questi portino a miglioramenti economici o di servizi, in una fase delicata e di stallo, dove l’attuale pianta organica della holding Hcs e delle sue partecipate è oggetto di attenzione sia da parte delle organizzazioni sindacali ma
anche da parte dell’amministrazione comunale. Significa non avere rispetto verso il lavoro che si sta tentando faticosamente
di svolgere. Nessuno delle parti sociali, almeno noi, è stato mai coinvolto o messo a conoscenza di spostamenti o riorganizzazioni in essere. È recentissimo, che per ordine del liquidatore Micchi, il servizio Ritiro Ingombranti Domiciliari
diligentemente gestito e coordinato in questi anni da una squadra, che ha il merito di averlo portato da circa 200 ritiri annui, a 700 ritiri, sia stato smembrato da Micchi per far posto inspiegabilmente ad altri soggetti che nulla hanno mai avuto a che fare con tale servizio. È evidente che le leve che muovono a tali decisioni hanno il sapore non certo per la meritocrazia, ma forse per i stessi principi tanto additati alla vecchia politica. Non vorremmo che questa bella furbesca trovata del liquidatore, sia stata organizzata non per migliorare il servizio ulteriormente, ma forse, per trovare una degna collocazione agli amici degli amici forse
diversamente in esubero. Questa situazione, poco democratica e molto poco trasparente, non può più essere tollerata e il sindacato avvierà una attenta riflessione e ricognizione a 360° su tutto l’operato del signor Micchi che certamente in questi
2 anni non ha mostrato cura dello status dei lavoratori che ricordiamo essere i maggiori creditori nel concordato preventivo”.

 

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