A Palazzo del Pincio i conti non tornano. Ecco come spendono i soldi dei contribuenti.
Dal “supermanager” all’ex assessore: si risparmia solo sulla… trasparenza.
Micchi, quanto ci costi? La domanda resta quella, la risposta sospesa, nell’aria, in attesa che a definirla siano carte ed atti concreti. A proposito dei quali, duole ricordare che oltre un anno di lavoro, senz’altro ben retribuito (è l’unica certezza…), ha prodotto un concordato che si è scontrato con un clamoroso fallimento.
“Prendi i soldi e scappa”, suggeriva un fortunato film di qualche tempo fa. L’ineffabile Carlo Augusto Maria Micchi (uno stipendio ogni nome?) dev’essere un profondo ammiratore di Woody Allen, perché prima che i concordati si… discordassero dalla realtà del tribunale e dei creditori inferociti è opportunamente sparito da ogni radar, lasciando ad altri la pendenza di preoccuparsi della misera sorte che attende ogni servizio pubblico di questa città.
Solo che le cifre viaggiano, di bocca in bocca. Il Movimento 5 Stelle che criticava i supermanager degli altri ha corrisposto,
pare, circa duecentomila euro al suo, per percorrere la strada del gattopardo: cambiare il nome della società, da Hcs a Csp,
affinché niente cambi. A parte l’amministratore ovvio, e l’amministrazione.
Nella prima casella si è ora piazzato Francesco De Leva, nella seconda resta il sindaco Cozzolino, mentre l’ex assessore Savignani ha fatto sapere che ha considerato chiuso il suo mandato. Chissà perché…
Non è invece sparito, ma torna come un Ercolino sempre in piedi, l’immarcescibile Massimiliano Pantanelli.
Nel sito ufficiale del Comune di Civitavecchia, che dovrebbe essere una bibbia nella democrazia della rete a cinque stelle,
se ne può ancora liberamente scaricare il “santino” alla voce “giunta”, categoria “incarichi non più attuali”. Incarico che
invece potrebbe essere attuale, sempre a detta delle fonti ufficiali, in questo caso la bocca della verità Antonio Cozzolino:
“Massimo Pantanelli è attualmente delegato al supporto tecnico e logistico all’amministratore della Csp.
La delega non è stata pubblicizzata perché non ce n’era motivo e come non sono state pubblicizzate tante altre deleghe conferite
dal sottoscritto”, il sindaco dixit. L’ultima frase suona un po’ come una pietra tombale per la trasparenza del M5s, ma apre
un nuovo fronte di domande, in testa alla quale mettiamo: ma Pantanelli, nella Csp notoriamente con le pezze al… ginocchio,
quanto prende? Sul perché, e perché proprio lui, poi, ci sarà al limite da fugare altri amletici dubbi.

 

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