Chiariti ruoli e competenze: previsti acquisti di nuovi mezzi e forse una farmacia alla stazione. Si parla di 10 milioni trovati ma il debito è di 40.

Secondo round del discusso del piano industriale, illustrato dall’assessore alle Partecipate Savignani, la nuova società, che sarà guidata da un amministratore unico, prevede una sezione operativa divisa in otto macro aree ed una sezione amministrativa strutturata in cinque macroaree. Dodici i servizi previsti, alcuni dei quali implementati o al debutto.
Secondo i sindacati sono stati seguiti alcuni dei suggerimenti avanzati nell’ormai famosa proposta che risale a circa un anno fa. La novità più apprezzata riguarda le farmacie. L’amministrazione comunale sta studiando la possibilità di aprirne una nei pressi della stazione ferroviaria. “Garantirebbe delle entrate importanti”, commenta il responsabile locale della Uil Giancarlo
Turchetti, secondo il quale si viaggia verso una direzione positiva della situazione: il responsabile cittadino della Cisl Paolo Sagarriga Visconti sottolinea invece il potenziamento del trasporto pubblico locale: “sono previsti investimenti importanti,
come l’acquisto di mezzi a metano e non è escluso che qualche autobus possa essere anche elettrico”. Le novità riguardano
anche l’idrico, con il servizio di bollettazione, la raccolta rifiuti, con l’acquisto di quattro spazzatrici e quattro compattatori oltre al bando per l’acquisto di mezzi per la differenziata entro fine anno, i cimiteri, che avranno un unico responsabile anche
per evitare la situazione tragicomica dei cittadini che restano chiusi all’interno, la manutenzione delle caldaie e la gestione
dei bagni pubblici.
In deinitiva tanti segnali positivi secondo i sindacati, ma non una promozione definitiva. Per quella bisogna attendere
la riunione di giovedì prossimo, sui contratti e sull’inquadramento del personale. “Bisogna vedere come va a finire, considerando
che il Comune ha predisposto 10 milioni di euro, mentre il debito ha superato i 40 milioni di euro”, afferma il segretario
confederale Fabiana Attig: staremo a vedere.

 

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