CIVITAVECCHIA – «Sono ormai anni, da tempi non sospetti, che in una sorta di partenariato e sussidiarietà con le istituzioni, mi occupo di migliorare la vivibilità della nostra Città, soprattutto, sotto gli aspetti della sicurezza e del decoro urbano, mettendo a disposizione della collettività, le mie competenze professionali ed accademiche.

Capisco che spesso sono e sono stato, un pungolo, se non un vero e proprio fastidio per le istituzioni e gli uffici competenti, che non di rado sono avvolte da quel torpore atavico, che per così dire, le fa spesso tirare a campare, lasciando che le cose vadano letteralmente in malora, con il pericolo che ne consegue per la collettività, quando stiamo parlando della sicurezza urbana. Sicurezza urbana, che attiene a molteplici aspetti, da quello della circolazione stradale, a quello della prevenzione della piaga dei furti in appartamento, dalle truffe agli anziani, alla violenza di genere, agli scippi e tanto altro.

Il mio motto è sempre stato: prevenire è meglio che curare. Molto spesso l’uomo, accetta il rischio e, così come teorizzato dal sociologo tedesco Ulrich Beck, recentemente scomparso, il genere umano si fa letteralmente i conti, valutando più aspetti e quasi sempre prima di tutti quello economico, omettendo o tralasciando alcuni importanti fattori, ritenendo più conveniente, magari non investire dei soldi per intervenire ad esempio su di una importante infrastruttura stradale, con la convinzione e rassicurandosi che l’evento fortuito, semmai accadrà, chissà quando sarà ed in tal caso, magari coinvolgerà altri e non lui.

Intervenire per solo per “curare”, in caso di una calamità naturale oppure di un incidente stradale, invece di tentare di prevenirli, vuol dire, raccogliere i cocci, laddove in questi casi, i cocci non sono solo le  cose, ma anche le persone: feriti e morti.

Tuttavia, il discorso sarebbe lungo e non è questa la sede opportuna, riservandomi, per chi lo volesse, d’intervenire presso associazioni ed istituzioni di vario genere, al fine di effettuare incontri/dibattiti con la popolazione, su tutto ciò che riguarda la sicurezza ed il decoro urbano.

Per quanto sopra, ci ho pensato e ripensato e poi, anche spinto dai tanti cittadini ed amici che m’incontrano in strada quotidianamente, ho deciso di mettermi in campo, candidandomi al Consiglio comunale, con la lista di Fratelli d’Italia, alle prossime elezioni comunali di Civitavecchia, con il fine di rendere istituzionale e certamente più incisiva, l’opera che ho svolto sino ad ora sia da libero cittadino, mettendoci la faccia, che già da quando ero in servizio, tentando anche, incontrando non poche difficoltà e resistenze, di mettere ordine tra i cassetti dell’armadio. Non è facile tentare di far funzionare meglio le cose ed i servizi, ci sono abitudini e consuetudini, con le quali ti devi scontrare e fare i conti, ma il cittadino, il cittadino/utente, il cittadino che paga le tasse, ha diritto ad uffici e servizi, degni di essere chiamati e considerati tali. A tal proposito, nel 2013, ero a capo della Polizia Locale di Civitavecchia, istituii un servizio di pattuglie in bicicletta, che avevano il compito  di controllare le zone del lungomare e quelle pedonali, con  lo scopo di una maggiore rapidità di intervento, anche tra i pedoni, diminuendo i rischi di incidenti, nel caso si fosse dovuta utilizzare una autovettura, magari per inseguire uno scippatore in un luogo affollato. Dopo il mio avvicendamento al comando, le biciclette sono sparite, così come naturalmente, anche quel servizio.

Detto quanto sopra, sono a disposizione indistintamente, di tutta la società civile, di tutti coloro che mi conoscono e mi hanno conosciuto ed hanno avuto modo di apprezzare le mie qualità ed anche i miei difetti.

Sono nuovo della politica, anche se per anni con il mio lavoro l’ho avuta alle spalle, di ogni colore, tutta, con i suoi difetti e qualche pregio. Probabilmente non sarò presentato o introdotto dai big della politica in eventi filo mangerecci e dovrò competere con chi ha la quasi certezza di contare su centinaia di voti, ma la mia campagna elettorale, anche in considerazione delle mie esigue risorse economiche, (pensionato), sarà quasi esclusivamente per mezzo dei social e del passaparola.

Non posso permettermi banchetti faraonici, che tuttavia, non ho mai approvato, perché semplicemente inutili. Un candidato di qualsiasi schieramento politico, non si misura con i panini,  la porchetta e la birra che offre, ma per le sue qualità, la sua onestà, la sua lealtà, il suo impegno per migliorare la Città e la vivibilità dei suoi cittadini, per le sue competenze, per l’impulso che può dare allo sviluppo ed all’economia del territorio, per il saper lavorare in squadra, per la sua voglia di fare, con il fine di raggiungere un obiettivo comune; quello che si è prefissato l’amministrazione comunale, quello che il nuovo sindaco, ha scritto nel suo programma promettendolo ai suoi elettori e che non può e non deve rimanere, come non di rado accade, solo carta stampata».

Remo FONTANA

Candidato Consiglio Comunale di Civitavecchia

Lista Fratelli d’Italia di Civitavecchia      

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