La guerra al gioco d’azzardo sembra ormai dichiarata a livello nazionale, con la chiusura di centri slot, riduzione di orari d’apertura, campagne di sensibilizzazione scolastica e non. Una situazione che non risparmia Civitavecchia, che si guarda intorno
alla ricerca della strada più eficace da intraprendere per combattere la ludopatia.
Due possibili esempi arrivano da Rovigo e Livorno.
il sindaco di Rovigo Massimiliano Bergamin, esponente della Lega Nord, ha emesso un’ordinanza che riduce drasticamente gli orari di apertura delle sale slot, sia nei giorni feriali che in quelli festivi. Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin ha esteso i luoghi sensibili vicino ai quali non si possono aprire nuove sale slot o installare macchinette mangiasoldi. Nell’elenco figurano compro oro, banche, studi medici, palestre, piazze, ospedali, università, parchi pubblici e stabilimenti balneari.
Oltre ad una riduzione degli orari di apertura, Livorno ha previsto una riduzione del 10% dell’Irap per chi rimuove le macchinette e applica unavetrofania con la scritta “No Slot” fuori dal proprio locale. Due testimonianze di come il problema della ludopatia
sia sentito in Italia e di come alcuni Comuni si stiano attivando per contrastare il gioco d’azzardo. Su questo sta ragionando l’amministrazione comunale di Civitavecchia per intraprendere la propria battaglia contro il gioco d’azzardo, con azioni
forti e decise, andando oltre le campagne di sensibilizzazione o di ascolto.

 

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