Duro il capogruppo della Svolta sul blitz della GdF: “Nelle partecipate è tutto da rifare. Metteremo al vertice professionisti locali capaci”

CIVITAVECCHIA, 9 maggio – Apprendiamo dalla stampa quanto in realtà ben sapevamo da anni. Il blitz della Guardia di finanza e la indagine della Corte dei conti sulla gestione HCS sono il naturale epilogo di una gestione dissennata e fallimentare (nel senso letterale del termine), che Cozzolino e Savignani ci hanno propinato con il termine provocatorio di … “risanamento”.
Si scopre oggi quello che già avevamo denunciato da tempo. Micchi, quel signore che veniva a ridere in faccia ai consiglieri comunali e si rifiutava finanche di fornirgli i documenti della società che –  occorre ricordarlo – è di proprietà dei cittadini, forse adesso avrà smesso di sorridere. E’ stato fortunato, come capita a tutti una volta nella vita. Ha incontrato degli amministratori comunali tra i più inadeguati di sempre che hanno creduto a tutte le boutade che il liquidatore gli propinava. Cinque anni, per fare un lavoro per il quale sarebbero stati necessari pochi mesi. 2 milioni e mezzo di euro, tra consulenze, collaborazioni, prebende… per preparare quattro schemi di concordato, praticamente tutti bocciati. Milioni di euro per raccogliere quattro fallimenti per cinque società comunali. Hanno fatto fallire pure la società del patrimonio. Parte di quello che era il patrimonio comunale, ora non è più dei civitavecchiesi ma di fatto delle banche!
Loro trovano invece il coraggio di chiamare questi fallimenti epocali e disastrosi, … “risanamento”.
Così il fatto che la Procura imputi a Micchi un danno di due milioni di euro, non ci stupisce affatto. Non ci stupisce se fra gli “indagati” ci fossero anche gli amministratori comunali, che – in particolare il Sindaco come rappresentante del socio unico – hanno avallato tutto ciò.
Più volte in consiglio comunale li avevo ammoniti per quanto poi è accaduto, proprio relativamente alla Tia che hanno fatto decadere, così come a  Micchi ho chiesto di rispettare i civitavecchiesi che gli pagavano lo stipendio. Unica certezza che tutti i rimborsi spese (mai autorizzati) Micchi si è guardato bene dal restituirli quando è stato richiesto addirittura dal Segretario Generale. Ci penserà la Magistratura (o la nostra avvocatura) a recuperare quanto dovesse risultare ingiustamente sottratto ai cittadini, avendo causato un danno all’erario.
Una cosa è certa: dal 27 maggio, cambierà tutto. Compiti così complessi non potranno mai più essere assegnati a personaggi così inadeguati. I professionisti saranno selezionati in maniera rigorosa e seria tra le tante brillanti risorse civitavecchiesi. Non potremo mai più nominare gente improbabile, inadeguata ed improvvisata, scovata sui Colli Albani … ai quali oltre ad uno stipendio ingiustificato, si sono dovuti versare rimborsi spese faraonici, tutto a danno di Civitavecchia. So di cosa parlo e nei prossimi giorni, ne informerò in dettaglio la cittadinanza.
Massimiliano Grasso
Capogruppo La Svolta
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