Caro Lettore, Lei conosceva la scadenza del 28 marzo per fare opposizione alla nuova perizia dell’Università Agraria prima del mio comunicato? (il Regio decreto n.332/1928 all’articolo 15 riporta 30 giorni e non 60 come erroneamente scritto nella determinazione regionale)

Nel 2013 Lei è stato messo a conoscenza per tempo della perizia dell’Architetto Paola Rossi per fare opposizione prima della presa d’atto della Regione che ha vincolato una gran parte del territorio di Civitavecchia?

La sue risposte misurano la bontà delle mie azioni quale Suo rappresentate nelle istituzioni.

Il 14 di Marzo alle ore 16:30 in aula Pucci ci sarà l’incontro pubblico per supportare i cittadini che intendono fare opposizione alla nuova perizia dell’Università Agraria pubblicata sul suo albo pretorio. Ho letto un po’ tutti i comunicati che sono usciti, alcuni in difesa dell’attuale perizia perché riduce le aree soggette ad uso civico, altri che attaccano il sottoscritto perché secondo loro ho fatto un inutile allarmismo. In realtà c’è da ricordare che sebbene alcune aree siano state svincolate, nuove aree urbanizzate vengono vincolate nella nuova perizia. Quindi ci sono altri cittadini che dovranno affrontare questa problematica se questa perizia verrà approvata dalla Regione.

Fosse solo per questa ragione, era importante che avvisassi i cittadini della scadenza del 28 Marzo per evitare che succedesse come nel settembre 2013, quando Civitavecchia era amministrata dal Partito Democratico, e tanta gente interessata non sapeva nulla della perizia dell’Architetto Rossi. Questa scarsa consapevolezza della problematica ha evitato un confronto costruttivo con il perito dell’Agraria e così tanti errori non sono stati corretti per tempo. Come conseguenza tanti cittadini hanno pagato per liberare le proprie case da un gravame inesistente, ma legalmente ancora valido perché la determinazione del 2013 non è stata ancora annullata dalla Regione. Oggi, nel 2019 intendiamo agire differentemente e ci schieriamo a difesa del diritto di proprietà dei cittadini confrontandoci con la perizia dell’Agraria. Lo facciamo in sede amministrativa con le opposizioni e in via giurisdizionale nei ricorsi presso il commissario. Riguardo il termine “proprietà” che ho usato nel precedente comunicato e sul quale qualcuno mi ha dato dell’ignorante, devo ricordare cosa dice l’articolo 832 del codice civile: “Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico”.

Tanti cittadini che si ritrovano la casa sul suolo demaniale non possono disporre del bene e devono conciliare per riappropriarsi di questo diritto.

Voglio ringraziare il Gruppo d’intervento giuridico ONLUS per il suo suggerimento di spostare gli Usi Civici presso altri terreni comunali. Come amministrazione riteniamo che il suggerimento sia ottimo. Tuttavia, per iniziare questa operazione devono essere prima stabiliti i confini delle zone vincolate e stabilita anche la loro qualitas soli attraverso la sentenza del commissario agli usi civici. Solo dopo si potrà lavorare per trasferire gli usi civici. Noi proponiamo di spostarli presso La Frasca, a patto che questa rimanga fruibile ai cittadini. Ovviamente anche la Regione deve approvare questo trasferimento. Come ho già detto, una soluzione che non tocchi le tasche dei cittadini è possibile, è solo una questione di volontà politica.

Il lettore mi perdonerà se mi levo un ultimo sassolino; già alcuni mesi fa ho detto pubblicamente che non mi sarei ricandidato quindi, chi sostiene che il sottoscritto faccia campagna elettorale facendo allarmismo, nelle sue parole riflette la sua mentalità, certamente non la mia. Si può fare politica anche senza secondi fini, argomentando e senza offendere l’avversario politico.

Emanuele La Rosa
Consigliere Comunale M5S

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