Loro li chiamano correttivi, ma in realtà la soluzione del problema differenziata, per la nuova Amministrazione, ed in particolare per il Vicesindaco Massimiliano Grasso, sembra quella del “non fare”. Al mercato c’è da correggere il tiro? Bene, al mercato “niente porta a porta”. La domenica i lavoratori si rifiutano di lavorare? Bene, “stop ai turni domenicali”. Queste le soluzioni prospettate dagli esperti della politica che anche in Consiglio Comunale hanno ribadito che la raccolta porta a porta non può funzionare e non è sostenibile dal punto di vista finanziario, al punto di paventare anche la “revoca” della differenziata in periferia.
E’ stato più volte dimostrato, e da anni, che il porta a porta spinto costa meno dei sistemi a cassonetto stradali. Questo perché, a parità di produzione rifiuti, diminuendo tantissimo il peso dei rifiuti cosiddetti indifferenziati, il bilancio economico chiude con un saldo positivo non avendo le spese elevatissime di conferimento in discarica. Se l’andamento della differenziata si mantiene sul 65/70 % il risparmio per Civitavecchia si aggira intorno al 1.500.000, cifra superiore all’aumento dei costi citato proprio dal Vicesindaco Grasso. In più, sempre a parità di rifiuti, con il porta a porta si creano molti ma molti più posti di lavoro capillarmente distribuiti sul territorio e i cittadini, a partire dal prossimo anno, potranno anche risparmiare ulteriormente grazie ad una tariffazione puntuale che consente di premiare i virtuosi penalizzando chi fa peggio la raccolta.
Abbiamo tanti esempi concreti, comuni che con il porta a porta raggiungono percentuali altissime dalle quali deriva una sostanziale diminuzione della tassa, mentre chi ha scelto sistemi diversi, come i cassonetti più volte citati da quest’amministrazione, si attesta su percentuali veramente basse e con nessun risparmio per i cittadini.
La ciliegina sulla torta sarebbe essere scelti dalla Regione per la realizzazione di un impianto di smaltimento che serva l’area metropolitana. Uno dei parametri che verrà preso in considerazione sul dimensionamento di eventuali impianti sarà sicuramente la quantità di indifferenziato prodotto dai vari Comuni.
La differenziata oltre ad essere un segno di civiltà, è anche uno strumento valido per tutelare il nostro territorio. Ovviamente questo è un processo che va monitorato costantemente e che richiede uno sforzo da parte di tutti affinché tutto vada nel verso giusto.
Speriamo non sia una sfida ritenuta troppo ardua dagli attuali amministratori.
Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle 
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