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“La CISL accoglie le dichiarazioni di Comune e Azienda sull’assenza di esuberi di personale come una notizia di rilievo
marginale. La questione è da tempo superata e non certo in discussione, in quanto uno dei presupposti cardine
dell’accordo sottoscritto il 19 maggio 2017. La CISL ribadisce la piena validità di quell’intesa, strettamente funzionale
al mantenimento del carattere pubblico dei servizi svolti e della piena occupazione. Tuttavia la Società, dopo la
costituzione, deve adesso anche essere messa nelle condizioni di poter ben funzionare al servizio della cittadinanza.
Qui va fatta una preliminare distinzione tra gli aspetti prettamente lavorativi, legati all’organizzazione del lavoro e gli
elementi che sono essenziali non solo per il futuro di CSP, ma per l’intero territorio. Su questo ultimo tema, chiediamo
una presa di posizione forte da parte dell’Amministrazione Comunale che, in quanto Socio Unico, dovrebbe chiarire se
crede o meno in un reale e attendibile futuro per la Società partecipata. Riteniamo ad esempio troppo bassi gli attuali
valori dei Contratti di Servizio. Riteniamo altresì un peso inutile, oltre che oneroso, le fidejussioni richieste alla stessa
CSP. Inoltre, vorremmo capire quali sono le prospettive di crescita ed il margine di ricavo ulteriore che il Comune ha in
mente per la Società. E’ importante attivare politiche sui servizi mirate non solo al contenimento dei costi, ma in grado
di favorire anche crescita, innovazione e sviluppo in un’ottica di rilancio e di futuro. Non si può certo pensare di
gravare sempre e solo sui lavoratori. Qui il barile è già stato raschiato fino in fondo. Aspettiamo la concreta attuazione
delle linee guida tracciate nel Piano Industriale a suo tempo consegnato, affinché CSP possa raggiungere il cosiddetto
buon andamento attraverso il perseguimento degli indicatori di economicità, efficacia ed efficienza, magari anche
attraverso l’utilizzo di finanziamenti pubblici come nel caso del porta a porta. Fiduciosi aspettiamo anche i nuovi Bus
del TPL e il rinnovo della flotta della nettezza urbana per abbattere i costi eccessivi dovuti alle continue manutenzioni.
Rispetto all’organizzazione del lavoro, da tempo chiediamo un Organigramma funzionale con ruoli, compiti e funzioni
ben definiti per ciascun lavoratore. Abbiamo accolto con perplessità il dato fornito sul ricorso eccessivo al lavoro
straordinario in questi primi mesi di attività. Va analizzata con attenzione la situazione servizio per servizio, come nel
caso delle turnazioni dei lavoratori dell’igiene e del verde, fra loro eccessivamente disomogenei dal punto di vista
economico e dei carichi di lavoro. Considerando il presupposto di sacrificio dell’accordo, sarebbe opportuno e
coerente uniformare piuttosto l’orario di lavoro di tutti gli addetti attualmente in part‐time, al fine di assicurare
un’attività lavorativa più funzionale e rispondente alle esigenze del territorio. Devono essere più frequenti il confronto
ed il dialogo con i vari responsabili dei servizi, per favorire la giusta valorizzazione delle professionalità presenti,
facendo tuttavia attenzione ad impiegare correttamente i lavoratori in base al profilo lavorativo e contrattuale di
appartenenza, alle competenze possedute e alle mansioni da svolgere. Registriamo parecchia confusione rispetto alla
corrispondenza effettiva delle declaratorie contrattuali con ii compiti svolti dal personale, possibile fonte questa di
contenziosi e dunque di aumento dei costi in bilancio, assolutamente da evitare.
Per questo motivo, la CISL non potrà in alcun modo tollerare sprechi e si opporrà a spese che non siano direttamente
correlate al buon funzionamento dell’Azienda. In questo senso, esprimiamo riserva sulla paventata ipotesi di
costituzione di un CdA, che rappresenterebbe un costo aggiuntivo non utile né necessario. I lavoratori, con grande
senso di responsabilità, hanno da tempo compreso l’importanza del sacrificio, in nome di un interesse collettivo, per
cui chiediamo altrettanta responsabilità e soprattutto coerenza anche alla controparte datoriale e al Socio Unico.
Per la CISL tutti i lavoratori/ci sono fondamentali per il corretto funzionamento della Società ed è a loro che si deve
guardare laddove ci siano i margini economici e finanziari per redistribuire quote di redditività. Ma non basta, perché
se è vero che l’Accordo ci ha permesso di essere qui oggi, adesso però bisogna voltare pagina e scrivere anche il
presente ed il futuro di CSP, che non è questione solo di 400 lavoratori e delle loro famiglie, ma riguarda in senso più
ampio la gestione dei servizi pubblici essenziali di Civitavecchia, per questo dalle parole è tempo di passare ai fatti”.
PAOLO SAGARRIGA VISCONTI e DIEGO BOTTACCHIARI – RESPONSABILI TERRITORIALI CISL Roma Capitale e Rieti.

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