Commossa Cerimonia in memoria dell’alluvione del 1981.

SANTA MARINELLA – Una giornata di sole, tanta commozione e silenzio, rotto solo dalle parole di rito e dalla preghiera di Don Salvatore Rizzo, oggi alla cerimonia di commemorazione delle vittime del 2 ottobre 1981. Una data indimenticabile per i cittadini di Santa Marinella. La data dell’alluvione, che quella terribile mattinata, ha causato sei morti e danni ingenti a case e attività. Oggi l’Amministrazione Comunale, rappresentata dal Sindaco Pietro Tidei, dalla vicesindaco Roberta Gaetani, dal presidente del Consiglio Minghella, dall’assessor Amanati, dai consiglieri di maggioranza Befani, Ferullo e Fratarcangeli, ha voluto deporre una corona d’allora al monumento in ricordo di quell’infausto giorno. Presenti la signora Carla Pallotti, figlia di una delle vittime, le Autorità militari, le associazioni di volontariato, gli studenti del Liceo Galilei, esponenti politici della città e numerosi cittadini.

“Sono qui oggi, in questo giorno così importante per la nostra comunità, per ricordare l’immane tragedia che travolse la città e le persone che quel giorno persero la vita: Anna Cosimi, Alfredo Battistella, Alberto Fantozzi, Fiorella Cangini, Elio  Pallotti e Mario Cleri- ha esordito il Sindaco in apertura della cerimonia-Ringrazio gli intervenuti e mi rivolgo ai ragazzi del Liceo, a cui dico quanto sia importante la memoria per capire come poter evitare avvenimenti tragici come quello del 1981. Per anni il territorio è stato abbandonato. Dal 2018 vari sono stati gli interventi dell’Amministrazione Comunale per la salvaguardia dei fossi, grazie ai finanziamenti regionali e al PNRR-ha continuato Tidei, soffermandosi poi nel dettaglio delle opere intraprese e in buona parte concluse sui fossi della città. “5 milioni di euro per Ponton del Castrato con avvio di vasca di laminazione, 3 milioni di euro per Castelsecco, oltre a 500mila euro, opere in parte concluse; 500mila a Ponton del Castrato opere finite; 175mila euro per fosso S.Maria Morgana, opere finite; 500 mila euro per il fosso delle Guardiole opere finite; 30 mila euro per fosso delle Buche, opere finite. Oltre 500 mila euro spese per la manutenzione su tutti i fossi, nonostante un bilancio in default”, ha spiegato il Sindaco. “Abbiamo anche sollecitato la Regione in merito alla gestione dei terreni dell’Arsial, spesso trascurati e lasciati all’incuria e all’abusivismo. Tragedie come questa non devono mai più accadere” – ha concluso il Primo Cittadino.

A Santa Marinella, quel venerdì di 42 anni fa, si scaricò un quantitativo di acqua incredibile, calcolato oltre i 120 millimetri, pioggia che solitamente cade in un intero mese autunnale. Esondarono i fossi e le strade si trasformarono in autentici fiumi di fango. Tanti gli automezzi, le vetture ma anche mezzi pesanti, che trascinati dall’acqua finirono in mare. Terribile il bilancio delle vittime, che proiettò Santa Marinella in una dimensione fino a quel momento sconosciuta ed assolutamente imprevedibile. A quei tempi non esisteva la Protezione Civile e non venivano diramati i bollettini meteo d’allarme. Non solo, saltarono completamente le linee telefoniche e i salvataggi risultarono ancora più difficili. Ingenti i danni all’economia della città, con alcune aziende commerciali e artigianali, che andarono completamente distrutte.

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