Al teatro comunale “Rossella Falk” di Tarquinia si è svolto il 2 marzo l’incontro con lo psicoterapeuta, il medico e scrittore che ha dialogato con la psicoterapeuta Antonella Sgherri, parlando del periodo di passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza.

TARQUINIA – Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva, medico e scrittore, e Antonella Sgherri, psicoterapeuta e docente all’Istituto Progetto Uomo dell’Università Pontificia Salesiana, hanno dialogato sul palco del teatro comunale “Rossella Falk” di Tarquinia, nell’incontro del 2 marzo che ha aperto la seconda parte di PAGINEaCOLORI. Una riflessione a due voci sulla complessità di quella fase della vita che segna il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, chiamata preadolescenza. “Un’età di grande potenza in cui non si ha ancora la competenza necessaria per gestirla”, l’ha definita Pellai, per via dei cambiamenti fisici e nei processi cognitivi. “La preadolescenza è l’età dello tsunami – ha detto lo psicoterapeuta -. Quando arriva in casa e i genitori se ne accorgono, si rivolgono a noi dicendoci che c’è un “mostro” e ci chiedono di “smontare” e “rimontare” i figli per riavere la vecchia versione. Non è un’operazione possibile, perché nella preadolescenza il bambino o la bambina si spostano dal copione dell’obbedienza a quello dell’autonomia. Il difficile compito degli adulti è allora quello di nutrire i funzionamenti cognitivi dei ragazzi, che da soli non ce la farebbero”. Insegnanti, educatori e studenti hanno affollato la platea, per un pubblico che più volte ha sottolineato con gli applausi la conversazione durata un’ora e mezza. Presente in sala Barbara Tamborini, psicopedagogista, autrice e moglie di Pellai, con cui ha scritto vari libri di successo sull’età evolutiva. Pellai ha affrontato anche il tema del disagio giovanile, dove la tecnologia riveste un ruolo di primo piano: “Stiamo vivendo il momento di massima emergenza in termini di salute mentale per gli adolescenti – ha evidenziato lo psicoterapeuta -. É qualcosa di paradossale, perché siamo la generazione di adulti che più si è posta la domanda su come fare a renderli felici. Le camere dei nostri figli sono diventate delle “centraline della Nasa”, dove c’è sempre un bottone da spingere per vivere esperienze immediatamente appaganti. Farne altre, non immediatamente appaganti, può diventare allora per i ragazzi una fatica enorme. Gli adulti devono dare perciò una direzione e limitare l’iperstimolazione”. Infine, sul bullismo, Pellai ha posto l’accento su come ci sia, in generale, una perdita di sensibilità per essere immersi in una quantità innumerevole di materiale desensibilizzante, che spesso provoca analfabetismo emotivo, mancanza di empatia. L’incontro si è concluso con gli studenti dell’IISS “Vincenzo Cardarelli”, che hanno posto delle domande allo psicoterapeuta. Il programma di PAGINEaCOLORI prevede nelle prossime settimane gli incontri dedicati agli studenti delle scuole con gli scrittori Gabriele Clima, Susanna Mattiangeli e Silvia Vecchini e, ad aprile, la mostra delle illustrazioni a palazzo Bruschi Falgari.

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