UN ESEMPIO DI “MEGALITISMO” TOLFETANO.
Sola e isolata tra i Monti della Tolfa, la Tomba del Gigante è un esempio, unico nel suo genere, di quell’architettura
funeraria etrusca che caratterizza molto questo territorio, tanto che nel passato si parlò, a ragione, di tombe “dolmeniche”,
ma a torto quando, sempre in passato, le si volle inquadrare in epoca protostorica, spesso di facies appenninica, come nel caso più eclatante di “Pian Sultano”.
La tomba, così denominata dai tanti camminatori e cacciatori del litorale, che da fanciullo me ne parlavano, si trova in
una zona agreste e difficilmente individuabile, ma comunque topograficamente ubicata nel territorio di Allumiere, nel punto di sella dove convergono le località denominate Le Larghe e Costa Argillosa. La tomba fu costruita a secco con blocchi trachitici, attinenti al vulcanismo del Monte Tolfaccia. Era dotata di un piccolo dromos (corridoio) e probabilmente, in origine, era un tumulo realizzato utilizzando terra mista a pietrisco. Quello che spicca, causa del singolare soprannome, sono le pareti; queste sono realizzate spaccando a metà una palla di trachite di cm. 220 di diametro e del peso approssimativo di 3,5 tonnellate. Le
dimensioni visibili sono notevoli, soprattutto se confrontate con tipologie simili, ben cm. 450 di larghezza, 180 di altezza
e cm. 450 di lunghezza. La parete di fondo è realizzata mediante l’uso di un lastrone monolitico e terminata con blocchetti
a secco, una tecnica che trova riscontro nelle grandi camere sepolcrali etrusche della Castellina del Marangone di Santa Marinella e più in generale secondo una tipologia studiata da C.V. Petrizzi e che le data alla fine del periodo etrusco Orientalizzante (VII sec.
a.C.). Questo sepolcro, che meriterebbe una valorizzazione per il suo valore archeologico, rientra in quella serie di tombe isolate che vengono considerate un’appendice connessa alle vicine necropoli etrusche di Colle di Mezzo  di Bandita Grande (indagate
dall’ispettore on. O.Toti), che a loro volta sono un esempio di quel “megalitismo”, già citato, peculiare degli etruschi della Tolfa.
(Glauco Stracci-SSC)

 

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